(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 apr. - Con una carenza di
di vitamina B6 il rischio di sviluppare il Morbo di Parkinson
aumenterebbe del 50 per cento. Almeno questa e' l'ipotesi di una
ricerca dell'Universita' di Tokio. Stando ai dati dell'Info-Park
(servizio statistico sovvenzionato dall'Unione Europea) il
Parkinson colpira' nel giro di qualche decennio quattro milioni
di persone solo nel vecchio continente.
I ricercatori hanno scoperto un legame tra la carenza di
vitamina B6 e l'omocisteina, l'amminoacido responsabile degli
effetti tossici nei confronti delle cellule cerebrali. Quantita'
limitate di vitamina fanno salire il livello di omocisteina,
favorendo la degenerazione del cervello, e di conseguenza
l'insorgenza della malattia.
Gli scienziati giapponesi hanno prima preso in considerazione
due precedenti studi uno dell'Erasmus Medical Center di
Rotterdam, in Olanda, arrivato alle stesse conclusioni, mentre
l'altro di neurologi statunitensi, ne aveva escluso ogni nesso.
Lo studio successivo si e' svolto prendendo in considerazione 617
soggetti: 249 affetti da Parkinson e 368 sani, ai quali e' stato
proposto un questionario da compilare, basato sulle loro
abitudini alimentari.
Mettendo a confronto i risultati, si e' scoperto che una dieta
povera di vitamina B6 rendeva piu' probabile la comparsa del
Parkinson.
(Wel/ Dire)