(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 apr. - La Banca del cordone
ombelicale arriva anche in Sardegna. A breve,infatti, nella
struttura che avra' sede presso il Centro regionale Trapianti
dell'ospedale Binaghi di Cagliari, potranno essere raccolte le
sacche provenienti da tutti i punti nascita della Sardegna, fra
cui quelli di Oristano e Bosa. A darne l'annuncio e' stato il
genetista Licinio Contu nel corso dell'incontro con i sanitari e
con i volontari di Admo (Associazione donatori midollo osseo),
Aido (Associazione italiana donatori organi) e Avis (Associazione
italiana volontari sangue), organizzato dal Centro trasfusionale
dell'ospedale San Martino presso la sala Conferenze del nosocomio
oristanese. "Si tratta di un importante traguardo - ha commentato
il genetista sardo - che arriva dopo dodici anni di battaglia per
la sua istituzione. La Sardegna soffre infatti piu' di altre
regioni d'Italia di malattie endemiche, in particolare la
talassemia, che possono essere curate grazie alle cellule
provenienti dal sangue del cordone ombelicale".
La Banca del cordone sarda sara' la diciannovesima in Italia,
che ne conta 8 al Nord, 5 al Centro e 5 al Sud del Paese.
Attualmente le strutture italiane raccolgono complessivamente
30.685 unita' di cordone ombelicale, di cui circa 28.000
conservate per scopo solidale, disponibili cioe' alla donazione a
un paziente sconosciuto; 1.900 per scopo dedicato, per il
trapianto di un familiare malato o all'interno di una famiglia ad
alto rischio; 113 per scopo autologo, ovvero per il trapianto
sullo stesso soggetto da cui provengono le cellule del cordone
ombelicale. Quest'ultima modalita' pero', come ha spiegato Contu,
"e' vietata dalla legge italiana se non in casi espressamente e
strettamente consentiti".
(Wel/ Dire)