(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 apr. - Dipendenza da alcol e
terza eta'. E' il tema di uno studio americano, pubblicato su
'Drug and Alcohol Dependence 2010', che ha preso in esame il
consumo di alcol tra gli anziani ed i problemi ad esso correlati,
andando ad individuare eventuali fattori di tipo personale e
sociale che nel corso della vita possono aver contribuito a
determinare il consumo di alcol. I ricercatori hanno selezionato
un campione di 719 individui di eta' compresa tra i 55 e i 65
anni, che hanno dichiarato di aver consumato bevande alcoliche
nell'anno precedente alla rilevazione. Gli stessi soggetti sono
stati ricontattati dopo 10 e dopo 20 anni. Ad ogni rilevazione, i
partecipanti hanno risposto ad una serie di domande per valutare
la frequenza del consumo di alcol, eventuali conseguenze per la
salute alcol correlate e per determinare la presenza o meno di
una serie di elementi come la dipendenza da sostanze per ridurre
l'ansia, l'approvazione al consumo di bevande alcoliche da parte
degli amici, la disponibilita' di risorse finanziarie, la
partecipazione ad attivita' sociali e l'interesse per la
religione. Inoltre, e' stato chiesto loro di dare un giudizio sul
consumo di alcolici in particolare nell'adolescenza, tra i 20 e i
35 anni e tra i 36 e i 50 anni. Gli studiosi hanno poi indagato
sulla possibilita' che qualcuno degli intervistati abbiano mai
cercato di smettere di bere con il supporto di familiari e amici,
personale specializzato e attraverso gruppi di sostegno come gli
Alcolisti Anonimi. Da un'analisi per genere, i maschi sono
risultati i soggetti piu' a rischio, anche se la differenza si
riduce molto, fino a diventare poco significativa, al ventesimo
anno del follow-up.
In conclusione, i soggetti con un rischio piu' elevato di
riportare danni dovuti all'alcol 10 e 20 anni dopo, sono stati
quelli caratterizzati all'inizio della rilevazione, da un maggior
numero di amici favorevoli al consumo dell'alcol, dalla tendenza
di utilizzare droghe per ridurre tensione e stress e anche da
maggiori disponibilita' economiche. Tuttavia lo studio evidenzia
che il supporto per la riduzione del rischio rimane ancora il
ricorso a gruppi di Alcolisti Anonimi.
(Fonte: Droganews.it)
(Wel/ Dire)