MEDICI DIRIGENTI CONTRO LA "CASTA DI APPARTENENZA DEL MINISTRO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 29 set. - "Molti nemici molto
onore. Sembra diventato questo lo slogan del furore ideologico
con il quale il ministro della Funzione Pubblica (di innovazione
se ne e' vista poca) interpreta il suo ruolo". E' quanto dichiara
in un comunicato Anaoo Assomed, l'associazione dei medici
dirigenti, che continua: "Dopo gli impiegati pubblici
'fannulloni', i medici 'macellai', i poliziotti 'panzoni',
l'opposizione 'moritura ammazzata', e' la volta dei magistrati
considerati, tra le righe, a dir poco 'scansafatiche'". Anaoo poi
chiede: "Ma quando tocchera' all'altra casta, quella di
appartenenza del ministro, quella dei suoi colleghi universitari
chiamati al compito improbo di svolgere 100 ore all'anno di
didattica, quella dei policlinici universitari con tassi di
occupazione oscillanti intorno al 50%, primariati ogni 3-4 malati
e costi inversamente proporzionali, quella delle 1.750 Scuole di
Specializzazione Mediche, di cui oltre la meta' con un solo
studente ed un sistema formativo che desta allarme e
preoccupazione?". E ancora: "Forse per esondare anche in questo
campo Brunetta ha bisogno del permesso del ministro Gelmini dopo
aver fatto a meno di quello dei ministri Maroni, Sacconi e
Alfano? Attendiamo pazienti di vedere anche questa preda tra gli
artigli riformatori del ministro".
Nella nota i medici dirigenti si rivolgono ancora al ministro
Brunetta rivolgendogli l'ennesimo interrogativo: "Nella brillante
operazione trasparenza, il ministro della Funzione Pubblica e'
proprio sicuro di essere, come la moglie di Cesare, piu' limpido
dell'acqua sorgiva rendendo accessibili ai cittadini i dati che
lo riguardano, come ha imposto alla dirigenza del pubblico
impiego?". E in conclusione Anaoo afferma che "la pubblica
amministrazione ha di certo innovato, se non i propri modelli
organizzativi, l'armamentario verbale e demagogico".
(Wel/ Dire)