"CONDIZIONI IGIENICHE PREOCCUPANTI IN VISTA DELL'INFLUENZA A".
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 24 set. - Le condizioni
igieniche della Dozza, il carcere di Bologna, mettono a rischio
anche la salute dei volontari. L'allarme arriva da Giuseppe
Tibaldi, presidente di Avoc (Associazioni volontari del carcere).
"La Dozza e' stata progettata per una capienza di 480 persone, ma
ha da tempo superato le mille presenze- spiega Tibaldi-: in
questa situazione e' difficile anche avere l'acqua calda, e le
condizioni igieniche peggiorano. Siamo a rischio anche noi,
soprattutto se l'influenza A comincera' a diffondersi". Avoc,
nata nel 1993, conta oggi una sessantina di volontari e si occupa
soprattutto di mantenere i legami fra i detenuti e le loro
famiglie.
L'associazione, ad esempio, distribuisce francobolli e
assicura la possibilita' di telefonare, ma soprattutto da'
ospitalita' alle famiglie e ai detenuti in permesso, soprattutto
quando i parenti risiedono fuori Bologna. "Per molto tempo
abbiamo utilizzato locali delle parrocchie- spiega Tibaldi- ma
finalmente quest'estate il comune ci ha assegnato due
mini-appartamenti che saranno gestiti completamente da noi". I
due appartamenti, che possono ospitare tre famiglie in totale, si
trovano a Borgo Panigale e saranno destinati a un nuovo progetto
di Avoc. "Da novembre- illustra Tibaldi- praticheremo
l'ospitalita' alle famiglie indigenti che vengono ad incontrare i
detenuti, offrendo anche la possibilita' di trascorrere insieme i
giorni di permesso".
(Wel/ Dire)