(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 24 set. - L'Emilia-Romagna e' tra le sei regioni italiane ad alto rischio di suicidio tra i maschi. Tanto da avere bisogno di corsi di aggiornamento dei medici per la prevenzione. Qui, come in Trentino, Veneto, Lombardia, Piemonte e in Sardegna, il tasso dei suicidi fra gli uomini e' di 23 su 100.000 abitanti, contro la media nazionale di 13 su 100.000. In Italia si verificano circa 4.000 suicidi all'anno. I dati arrivano da uno studio di Maurizio Pompili, ricercatore universitario di Psichiatria all'Universita' La Sapienza di Roma e rappresentante italiano dell'International Association for Suicide Prevention, che ieri a San Cesario sul Panaro (in Provincia di Modena) ha tenuto un seminario. Organizzato dal distretto di Castelfranco Emilia dell'Ausl di Modena, in collaborazione con i medici di medicina generale e con MGform- Scuola della Medicina generale, l'incontro ha affrontato gli aspetti piu' rilevanti del fenomeno come gli stati mentali che predispongono al suicidio, le patologie psichiatriche, la prevenzione e anche "I sopravvissuti, coloro che perdono un caro per il suicidio". Uno degli obiettivi del corso e' infatti dotare medici di famiglia, psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali e personale sanitario delle carceri delle informazioni necessarie per individuare tempestivamente nelle persone gli elementi che potrebbero predisporre al suicidio. Tutto questo evitando lo "stigma", cioe' che la formulazione di giudizi negativi a priori impediscano le possibilita' di relazione e di aiuto tra sanitari e pazienti, spiega una nota dell'Ausl di Modena. (Wel/ Dire)