(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 set. - Farmaci, risparmiare si puo'. Lo dimostrano i dati, che parlano di spese inferiori nelle parafarmacie e nei corner della salute presenti nei centri commerciali rispetto alle farmacie tradizionali. Numeri che si ricavano dalla seconda indagine nazionale sulla vendita dei farmaci da banco nelle farmacie, parafarmacie e corner della grande distribuzione organizzata, realizzata dal Centro ricerche economiche, educazione e formazione della Federconsumatori nazionale. L'indagine e' stata effettuata monitorando il prezzo di 24 farmaci da banco di largo consumo in 11 Capoluoghi di regione (o provincia) in 47 farmacie private, 18 farmacie comunali, 46 parafarmacie e 19 corner della salute della gdo, per un totale complessivo di 130 punti di vendita. Dai risultati emerge che la spesa media piu' elevata la si registra nelle farmacie, con 164,8 euro, a fronte di una spesa piu' contenuta -152,06 euro- nelle parafarmacie, con un risparmio medio di 12 euro, pari al -8,3%, mentre nei corner della salute presenti nella grande distribuzione la spesa media del paniere e' la piu' bassa fra i diversi segmenti di vendita, ed e' pari a 146,18 euro, con un risparmio di circa 20 euro, cioe' il -14,2% rispetto alla spesa piu' elevata. Federconsumatori, alla luce di tali risultati, ribadisce la richiesta "di estensione della vendita dei farmaci di fascia C con obbligo di prescrizione ma non rimborsati dal sistema sanitario nazionale anche all'interno delle parafarmacie e della gdo, con risparmi ulteriori di 1 miliardo e 200 milioni di euro all'anno per le famiglie italiane". Va ricordato, a tale proposito, che in questi punti vendita un ruolo determinante e' svolto dal farmacista, "che offre servizi di consulenza e di informazione circa l'utilizzo e l'appropriatezza dei farmaci per la sicurezza dei cittadini consumatori". Altra questione fondamentale, e' lo sviluppo ulteriore dei farmaci equivalenti con percentuali ancora basse in Italia rispetto agli altri paesi europei. L'uso dei farmaci equivalenti su larga scala permetterebbe risparmi di circa il 30% rispetto al costo di quelli 'griffati', pari ad oltre 400 milioni di euro all'anno. Federconsumatori, inoltre, ritiene necessario che si concretizzi il nuovo ruolo assegnato alle farmacie dalle nuove disposizioni legislative del Governo, "affinche' queste ultime costituiscano dei veri e propri presidi sul territorio, attraverso la partecipazione all'assistenza domiciliare integrata, la possibilita' di prenotazione di visite specialistiche e test di analisi per i cittadini (senza escludere tale possibilita' anche per le parafarmacie e la gdo)". "Chiederemo pertanto un incontro al viceministro della Salute Fazio, a cui chiediamo che siano invitati tutti gli operatori dell'intera filiera del farmaco, nonche' i rappresentanti dei lavoratori e le associazioni dei consumatori, per individuare soluzioni che mettano al centro il diritto alla salute dei cittadini, con caratteristiche di universalita' e di solidarieta' e per un consumo trasparente, responsabile e all'insegna del risparmio dei farmaci, nell'interesse dei cittadini". (Wel/ Dire)