FORESTIERI: PER EVITARE EUTANASIA E ACCANIMENTO NON SERVE LEGGE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 set. - "Gia' all'indomani
dell'approvazione al Senato avevo espresso alcune perplessita'.
La prima di queste e' stata ulteriormente sottolineata dalla
recentissima sentenza del Tar del Lazio. Di fatto, opinioni
scientifiche, quasi unanimemente condivise circa la nutrizione e
l'idratazione artificiale, erano state completamente disattese".
Inizia cosi' la lettera aperta di Pietro Forestieri, presidente
del Collegio italiano dei chirurghi (Cic), a proposito della
decisione del Tribunale amministrativo del Lazio che ha stabilito
che a nessuna persona, cosciente o incosciente, possono essere
imposte idratazione e nutrizione artificiali. Con questa sentenza
e' stato di fatto bocciata la direttiva Sacconi sul caso Englaro,
l'atto di indirizzo con il quale a dicembre il ministro del
Welfare Maurizio Sacconi, ha diffidato le strutture sanitarie
pubbliche a sospendere idratazione e nutrizione a Eluana Englaro.
"I professori Contaldo e Muscatiroli- continua Forestieri
nella lettera- a nome di tutte le Societa' scientifiche di
nutrizione, e sulla base della letteratura internazionale, aveano
affermato, nelle relative audizioni, che la nutrizione
artificiale e' un trattamento medico e, come tale, richiede un
opportuno consenso informato. Ricordo che i diritti
dell'autodeterminazione e della salute sono ampiamente garantiti
e regolati dagli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione
italiana". Il chirurgo poi si augura che "questa sentenza,
anziche' inasprire ulteriormente gli animi, ci faccia finalmente
comprendere che tematiche cosi' importanti devono essere
affrontate con la mente aperta e libera, senza condizionamenti
religiosi o politici. E' innegabile, infatti, che finora vi siano
stati eccessi propagandistici da entrambe le parti e che su temi
del genere nessuno possa avere delle certezze. L'importante e',
pero'- sottolinea- che si dialoghi senza preconcetti e senza
pregiudizi, con il solo intento di fare leggi sagge e giuste".
Per quanto concerne il testamento biologico, il Collegio
italiano dei chirurghi ha "da tempo fatto specifica richiesta di
audizione alla XII Commissione Affari sociali. E' opinione
concorde del Collegio di non tenere in alcun conto le posizioni
ideologiche, e tanto meno politiche, di alcuno. Ci raccomandiamo
solo che ai medici vengano date delle norme chiare, che non siano
contraddittorie tra loro e che non creino dei pericolosi equivoci
tra codice deontologico, Carta costituzionale e legislazione". La
nota continua con un chiaro riferimento al caso Englaro: "Passata
l'ondata emotiva del singolo caso e sulla scorta dei
pronunciamenti della Corte di Cassazione e del Tar del Lazio, un
rinnovato clima di una serena discussione potrebbe anche essere
un'opportunita' per varare una legge che regoli chiaramente le
DAT, non solo per i pazienti in coma vegetativo permanente, che
rappresentano un'esigua minoranza (meno dello 0,005%), ma per
tutti coloro che volessero lasciare disposizioni anche per altri
fini, quali, ad esempio, la donazione di organi o la donazione
del corpo a fini scientifici. Cio'- ricorda Forestieri- sarebbe
estremamente importante per la formazione ed il perfezionamento
dei chirurghi italiani. Molti di questi, infatti, sono costretti
ad andare all'estero e pagare fior di quattrini per potersi
esercitare sui cadaveri, modalita' di apprendimento assolutamente
indispensabile ed insostituibile".
In conclusione il presidente del Cic avverte: "Se il fine e'
evitare l'eutanasia e l'accanimento terapeutico, non vi e'
bisogno di alcuna legge ulteriore. Se, invece, si vuole
affrontare un tema piu' complesso e generale che,
inevitabilmente, portera' a discussioni e lacerazioni prima di
giungere ad una scelta condivisa, allora lo si faccia
completamente e in tutti i suoi molteplici aspetti. Per questo-
annuncia- con spirito unicamente costruttivo, il Collegio rinnova
la piu' completa disponibilita' a collaborare, nella speranza che
la Commissione Affari sociali prenda in considerazione la
richiesta di audizione avanzata".
(Wel/ Dire)