MAGNAMI: CONTROLLI OK, 90% RICOVERI PER PATOLOGIE 'NORMALI'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Reggio Emilia, 20 ott. - Gli
immigrati non sono portatori di malattie infettive contagiose. A
sostenerlo e' Giacomo Magnami, direttore del reparto di malattie
infettive dell'ospedale Santa Maria nuova di Reggio Emilia,
intervenuto venerdi' ad convegno promosso dalla stessa azienda
ospedaliera. In sostanza, spiega il medico, le patologie
contratte dagli stranieri sono in larga parte le stesse che
colpiscono gli italiani. Le eccezioni delle malattie "importate"
dai Paesi di origine come la tubercolosi, la febbre emorragica
(tornata d'attualita' col caso a Torino di qualche giorno fa di
un senegalese rientrato in Italia dopo un soggiorno in patria) o
la malaria, sono invece strettamente controllate o hanno un
periodo di decorrenza troppo breve per potersi diffondere.
"L'Italia- dice Magnami- partiva da una situazione di bassa
immigrazione e negli ultimi decenni ha avuto un boom: questo ha
creato tra le tante paure anche quella che l'immigrato sia
portatore di infezioni pericolose e contagiose gravi". In realta'
"il 90% dei ricoveri e degli accessi di immigrati in strutture
sanitarie e' legato a patologie non infettive, mentre le
infezioni incidono per il 10%". Questo 10% e' a sua volta
costituito per il 70% da malattie comuni: raffreddori, polmoniti,
otiti infezioni delle via urinarie, "cioe' le malattie della
popolazione generale di stessa eta' e sesso". Solo un 20-30% e'
costituito quindi da malattie che sono presenti in Italia, ma che
sono piu' frequenti nel Paese d'origine come la tubercolosi, le
epatiti croniche e l'Hiv". Su questo punto, spiega ancora
Magnami, "e' importante che ci siano strutture ad hoc come a
Reggio che le controllino". E' il caso della rete di ambulatori
sul territorio per la tbc o del centro per l'Hiv: dai dati di
quest'ultimo sono un centinaio a Reggio gli immigrati stranieri
sieropositivi, pari al 10% di quelli complessivi.
Quanto alle malattie "importate" si tratta, conclude Magnami,
"di casi veramente eccezionali: la febbre emorragica si esaurisce
in breve tempo e la malaria non e' trasmissibile. Queste
patologie restano sempre limitate agli immigrati senza rischio di
contagio alla popolazione generale".
(Wel/ Dire)