SANITÀ. CONCORSOPOLI A BOLOGNA, TUTTO A RISCHIO PRESCRIZIONE
PM HA CHIESTO PROCESSO PER 26, MA FORSE IN AULA NON ARRIVERA'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 15 ott. - Delle 24 persone che il pm Enrico Cieri ha chiesto di mandare a processo per la vicenda di "Concorsopoli", probabilmente in aula non ne arrivera' neanche una. Sul futuro processo, da fissare quando sara' terminata l'udienza preliminare (il 2 dicembre), infatti, incombe il rischio prescrizione, anche per i reati piu' gravi come la corruzione (che con le attenuanti si prescrive in sette anni e mezzo). Se cosi' fosse, la maxi inchiesta che nel 2005 scosse i vertici della sanita' bolognese facendo emergere un giro di cattedre universitarie pilotate, finira' in niente, almeno sul fronte giudiziario. Dei reati contestati, infatti, per quasi tutti abuso in atti d'ufficio e falso in atto pubblico (per il 'pilotaggio' dei concorsi), ma per alcuni anche appropriazione indebita e corruzione (per i medici coinvolti nel filone dei rapporti illeciti con case farmaceutiche), potrebbe, da qui a quando la vicenda varchera' un'aula di Tribunale, non rimanere in piedi nulla. Qualche reato, tra l'altro, come il comparaggio (regali da aziende), e' andato prescritto prima che si arrivasse all'udienza preliminare (iniziata 10 giorni fa davanti al gup Alberto Gamberini) di cui ieri c'e' stata la seconda tappa. Nella sua requisitoria, il magistrato che si e' occupato della corposa inchiesta (oltre 100 faldoni) ha chiesto di mandare a processo tutti gli imputati (24 persone piu' le due societa' farmaceutiche Astrazeneca e Italchimici), esclusi i due che hanno chiesto il rito abbreviato: Vincenzo Cassotti, amministratore della Nazca Tours (l'agenzia viaggi che organizzava soggiorni e congressi per i medici accusati di corruzione) e il professor Lo Cascio (non di Bologna). Ieri, poi, e' stata riascoltata l'ex segretaria di Bernardino Vaira (uno dei luminari piu' coinvolti, accusato anche di corruzione). La segreteria di Vaira non e' l'unica imputata che ha fatto richiesta di parlare davanti al giudice. Ce ne sono molti che, nell'udienza preliminare, vogliono essere riascoltati prima che si decida se mandarli a processo. Questo non aiutera' ad accorciare i tempi dell'udienza preliminare, che si svolgera' in (almeno) altre sei tappe da qui al 2 dicembre. Il giudice Gamberini non ha fissato un calendario di interrogatori, dando la facolta' ad ogni difensore, quando sara' il suo turno di parlare, di chiedere una nuova audizione per il suo cliente. Ieri, intanto, si e' costituita parte civile l'azienda ospedaliera del Policlinico Sant'Orsola, che ne aveva fatto richiesta al giudice nella scorsa udienza, avanzando una richiesta di risarcimento per 500.000 euro per danno di imamgine. Tra le persone per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, c'e' l'ex preside della facolta' di Medicina, Maria Paola Landini, accusata di aver favorito un candidato rispetto agli altri nella maggior parte dei sei concorsi rimasti nell'inchiesta, tutti di Gastroenterologia (ma non tutti a Bologna). L'inchiesta parti' mettendo sotto indagine 74 persone e sette case farmaceutiche, ipotizzando anche l'associazione per delinquere, poi caduta. In tutto, i concorsi universitari sospettati di essere "pilotati" e passati al setaccio dalla magistratura sono stati 11, poi il numero venne ristretto a sei. L'inchiesta su Concorsopoli parti' nel 2003 (gli inquirenti ci si imbatterono mentre stavano indagando, tramite intercettazioni, sui rapporti anomali tra medici e case farmaceutiche) e prosegui' fino al dicembre 2004. L'avviso di conclusione indagine venne inviato a 46 persone nel giugno del 2007 e la richiesta di rinvio a giudizio, per 28 imputati, e' del dicembre 2008. (Wel/ Dire)
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