SANITÀ.WEST NILE, TRAPIANTATA CON FEGATO INFETTO PRESTO DIMESSA
DONATRICE AVEVA VIRUS, CONTROLLI DISPOSTI 48 ORE DOPO INTERVENTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 15 ott. - Il fegato le e' stato trapiantato in emergenza, e nella provincia di provenienza dell'organo il monitoraggio sul virus West Nile per i donatori e' partito 48 ore dopo. La giovane paziente alla quale, subito dopo il trapianto di fegato, e' stato riscontrato il virus della West Nile, a breve sara' dimessa dal Sant'Orsola di Bologna. Lo annuncia in una nota la Regione Emilia-Romagna, che spiega anche perche' alla paziente e' stato trapiantato un organo 'infetto'. La giovane, in ospedale dal 1^ settembre, e' risultata positiva al virus "dopo un trapianto affettuato in emergenza a causa della criticita' delle condizioni della malata". L'organo donato, invece, era di una donna, non residente in Emilia-Romagna ma deceduta in una Terapia intensiva regionale, che aveva contratto il virus. Dalla fine di luglio in regione e' partito un monitoraggio speciale sulla West Nile, ma "nella provincia dove e' stato donato il fegato il monitoraggio dei donatori e' iniziato il 3 settembre, 48 ore dopo il trapianto", ammette l'assessorato regionale. "L'esame sul sangue della donatrice ha dato esito positivo, cosi' come il test eseguito sulla ricevente, dimostrando l'avvenuta trasmissione dell'infezione", si legge sulla nota della Regione. I campioni inviati all'Istituto Spallanzani di Roma hanno dato lo stesso esito. La letteratura medica internazionale riporta ad oggi la trasmissione di malattia da West Nile da due donatori ad otto riceventi; in cinque di questi si e' manifestata la malattia con gravi sintomi neurologici (coma, paralisi). Nel caso della paziente trapiantata a Bologna, la tempestivita' della diagnosi ha permesso all'equipe trapiantologica di attuare una strategia terapeutica immediata, sottolinea l'assessorato regionale alla Salute. La paziente trapiantata non ha cosi' presentato i sintomi della malattia da West Nile e i controlli sulla presenza del virus nel suo sangue hanno evidenziato la progressiva riduzione della carica virale e il contemporaneo sviluppo di propri anticorpi contro il virus. Nel frattempo, il trapianto di fegato ha avuto un decorso favorevole, con completa ripresa funzionale dell'organo, e rapido recupero dello stato di salute della giovane paziente. L'augurio di una completa guarigione alla paziente arriva dall'assessore regionale alle politiche per la salute, Giovanni Bissoni, il quale ha rilevato che l'esito favorevole di questa rara e temibile complicanza dei trapianti d'organo e' il risultato ottenuto dall'altissima qualita' professionale e dall'efficiente rete di servizi e collaborazioni che caratterizzano la rete regionale dei trapianti e delle donazioni. (Wel/ Dire)
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