(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 ott. - "La sinistra ed il presidente Marrazzo, gia' commissario per il piano di rientro sulla sanita', agiscono in spregio al buon governo, la cui stella polare dovrebbe essere il cittadino e i suoi bisogni". Lo riferisce, con una nota, Alfredo Pallone, vicecoordinatore vicario del Pdl nel Lazio ed europarlamentare del Pdl. "Con questo governo regionale di sinistra- aggiunge Pallone- la sanita' nel Lazio non aveva mai raggiunto livelli cosi' bassi da non garantire, molto spesso, i livelli essenziali di assistenza e generare nel cittadino il senso dell'abbandono e un alto livello di frustrazione in tutti i validi professionisti ed operatori che si prodigano in maniera encomiabile nella sanita' laziale". "Nulla e' stato fatto dalla sinistra- continua l'esponente del Pdl- circa il piano di rientro, se non aumentare la pressione fiscale. Non esiste un piano organico e strutturale in grado di contenere il disavanzo e di garantire la certezza e la qualita' dei servizi, se non la fumosa e inattuabile proposta dello stesso piano sanitario. Queste non-scelte hanno determinato confusione e irresponsabilita', ben altro a fronte delle roboanti e propagandistiche affermazioni di marrazziana memoria 'Mai piu' soli' o 'La Regione da parte dei deboli' o ancora 'Dillo a Marrazzo'". "L'etica della politica- aggiunge Pallone- e' stata violentata e interpretata dalla Sinistra che governa la Regione Lazio. Basti pensare alla mancata pubblicazione della verifica dell'operato dei direttori generali e alle recenti nomine di quattro direttori generali con nuovi contratti triennali, che spesso non sono altro che il trasferimento da un'azienda ospedaliera ad un'azienda sanitaria locale, come nel caso del direttore generale del 'San Filippo Neri', che e' stato trasferito -ovvero nominato - all'azienda sanitaria locale di Viterbo". "Intanto- conclude Pallone- il debito cresce, il cittadino paga e la tutela sanitaria e' una chimera. Noi siamo stanchi ma resistenti, e non accetteremo mai che i cittadini e le istituzioni vengano prese in giro. Altro che campagna elettorale di breve durata, come ha detto Piero Marrazzo. Lui la sua campagna elettorale l'ha gia' iniziata da tempo, cominciando con il negare un dato evidente ed incontrovertibile: il suo totale fallimento e quello di tutta la sua maggioranza di sinistra". (Wel/ Dire)