PROPOSTA ARRIVA DA DIRETTORE CHIRURGIA GENERALE DEL SANT'ORSOLA.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 15 ott. - "Un tavolo
permanente sotto la guida del prefetto di Bologna, rappresentante
dello Stato, che riunisca tutte le istituzioni laiche ed
ecclesiastiche, associazioni e scuole, per lavorare alla causa
delle donazioni di organi". È questa la proposta di Gerardo
Martinelli, direttore del dipartimento di Chirurgia generale e
dei trapianti dell'ospedale S.Orsola di Bologna, avanzata davanti
alle autorita' in occasione di un convegno sulla "Cittadella dei
trapianti", organizzato ieri dall'Azienda ospedaliera del
capoluogo emiliano. L'iniziativa ha ricevuto subito la
benedizione del monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare di
Bologna, che non ha rinunciato pero' ad una puntata polemica:
"L'Universita' deve riflettere su cosa insegna ai giovani. Come
ha detto recentemente Benedetto XVI alle associazioni dei
trapiantati, ci vuole una 'cultura del dono'. Questo e'
impossibile se un docente universitario si permette di iniziare
una lezione dicendo 'la verita' non esiste, ognuno si costruisce
la sua', com'e' accaduto all'Universita' di Bologna. Bisogna
smantellare questa disonesta' intellettuale, e fare un patto
educativo che passi attraverso la dimensione della cultura nel
senso alto della parola".
Martinelli ha poi consegnato a Maurizio Cevenini, presidente
del consiglio comunale di Bologna, il documento dell'ultimo
consiglio dell'era Cofferati in cui si sollecitava la giunta ad
impegnarsi per far fronte ai problemi delle donazioni e del
trapianto d'organi. "Mi faro' carico di quello che c'e' scritto-
ha detto Cevenini- parteciperemo a tutti i tavoli istituzionali
che verranno proposti". Anche Beatrice Draghetti, presidente
della Provincia, ha dato il suo assenso: "Potremmo trasformare i
Comuni in collettori di chi desidera donare gli organi- ha
proposto- saremo in prima linea in questa battaglia contro
l'ignoranza".
(Wel/ Dire)