(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 ott. - Le malattie cardiache
si combatteranno in futuro anche con la terapia genetica.
Bloccando l'espressione del gene "PI3K", alcuni ricercatori
giapponesi sono riusciti a rallentare l'invecchiamento del cuore
in alcuni topolini da laboratorio. Gli studiosi, appartenenti
alla Kyoto University Graduate School of Medicine in Giappone,
sono stati capaci di bloccare il gene PI3K e, in questo modo,
prevenire l'invecchiamento del muscolo cardiaco. Questo gene,
infatti, e' coinvolto nei meccanismi che regolano il ciclo vitale
delle cellule del nostro organismo: impedendo la sua espressione
nelle cavie, i ricercatori nipponici ritengono sia possibile
giungere alla prevenzione delle malattie cardiache anche
nell'uomo. Il coordinatore dello studio, il dott.Tetsuo Shioi,
ritiene che "la vecchiaia sia il piu' grande fattore di rischio
nelle malattie cardiovascolari e negli infarti. Questo accade-
secondo l'esperto- sia per la concomitanza di diversi fattori di
pericolo cardiaco nella terza eta' sia per la degenerazione dei
tessuti cardiaci".
Intervenendo sui processi che regolano l'invecchiamento delle
cellule del cuore, Shioi e colleghi sono stati in grado di
preservare piu' a lungo al salute cardiaca dei topolini coinvolti
nell'esperimento. Questo risultato e' stato riscontrato nelle
cavie nelle quali era stato bloccato il gene PI3K rispetto al
gruppo placebo di controllo che presentava una normale
espressione genica. I roditori modificati geneticamente avevano
una miglior elasticita' e tonicita' cardiache, minori segni di
invecchiamento cellulare e l'espressione genetica tipica di un
cuore giovane.
Pur se l'alimentazione e uno stile di vita sano rimangono il
"gold standard" nella prevenzione delle malattie cardiovascolari,
il dottor Shioi e i suoi collaboratori non escludono che nei
prossimi anni si possano mettere a punto terapie genetiche mirate
a contrastare l'invecchiamento dei tessuti del cuore, prevenendo
cosi' gli infarti e altre malattie cardiache.
(http://italiasalute.leonardo.it)
(Wel/ Dire)