COOPERAZIONE. AFGHANISTAN, IL RITORNO DI MEDICI SENZA FRONTIERE
DOPO 5 ANNI, L'ATTIVITÀ RIPRENDE IN UN OSPEDALE DI KABUL.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 ott. - Medici senza
frontiere ha iniziato a lavorare nuovamente in Afghanistan. Il
ritorno di Msf nel paese dopo cinque anni e' stato motivato dai
sempre piu' numerosi segnali che la situazione per gli afgani sta
peggiorando invece di migliorare.
Il paese sta diventando sempre piu' insicuro, e l'accesso alle
cure e' problematico per gran parte della popolazione. Msf lavora
all'interno dell'ospedale Ahmed Shah Baba nella parte orientale
di Kabul, che sara' sviluppato per diventare un ospedale
distrettuale con un una vasta gamma di servizi medici, comprese
le cure d'urgenza. L'ospedale si trova in un'area che ha visto un
rapido aumento della popolazione in seguito all'arrivo di molte
persone in fuga dal conflitto e in cerca di sicurezza e di
lavoro, arrivo di persone che interessa anche le altre aree di
Kabul. Presto Msf gestira' anche l'ospedale di Lashkargah,
capitale della provincia di Helmand, vero cuore del conflitto. In
assenza di personale medico e di farmaci, pochissime persone
utilizzano attualmente questo struttura, nonostante sia uno dei
due unici ospedali di riferimento rimasti nel sud
dell'Afghanistan. Msf aveva lasciato l'Afghanistan nel giugno del
2004, dopo il brutale assassinio di cinque suoi operatori nella
provincia di Badghis.
All'epoca, molti speravano che l'Afghanistan fosse sulla via
del ricovero grazie ai massicci investimenti internazionali in
aiuti allo sviluppo. Oggi, quella speranza e' stata distrutta. I
bisogni di assistenza medica d'emergenza sono nuovamente enormi.
(Wel/ Dire)
|