(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 13 ott. - "Stiamo raccogliendo i dossier su tutti i medici coinvolti e presto provvederemo a mandare a tutti quelli iscritti all'Ordine dei medici di Bologna le lettere di convocazione immediata". Giancarlo Pizza, presidente dell'Ordine dei medici di Bologna, assicura che non e' rimasto con le mani in mano di fronte alla bufera provocata da Ricettopoli, l'inchiesta del Nas che ha scoperto una truffa ai danni dell'Ausl di Bologna e Ravenna attraverso un giro di rimborsi illeciti per costosissimi farmaci anti-tumorali. "La lista di tutti i nomi, una quarantina, e' uscita solo quattro giorni fa- dice Pizza- appena l'ho avuta ho dato mandato alla mia segretaria di prepararmi un sunto su ogni medico, controllare se sono iscritti a Bologna e poi preparare le lettere di convocazione per tutti. Chiederemo chiarimenti in merito al loro coinvolgimento nella vicenda e a quanto la stampa ha riportato". Dopo la prima audizione fatta da Pizza, il caso di ogni medico puo' finire in archivio oppure passare alla Commissione medica composta da 15 persone, che devono decidere se aprire il procedimento disciplinare. Se questo avviene, un camice bianco rischia uno di questi provvedimenti: avvertimento, censura, sospensione (fino a un anno) e radiazione (per almeno cinque anni). Quanto all'inchiesta Ricettopoli, se le accuse piu' gravi (quelle di corruzione) si rivelassero fondate, Pizza non ha dubbi che la punizione sarebbe "o il terzo o il quarto grado". Dunque sospensione o radiazione. Ma c'e' da dire che "non se la caverebbe con una censura", dice Pizza, neanche un medico per cui si accertasse che, "con sistematicita'", abbia lasciato firmate ricette in bianco senza preoccuparsi di dove andassero a finire. "Il blocco di ricette e' rilasciato dall'Ausl, nominale e numerato. E' come un libretto degli assegni", conclude Pizza. (Wel/ Dire)