(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 ott. - Il 5% dei piemontesi e' affetto da diabete mellito (il diabete di tipo 2), una patologia particolarmente rilevante soprattutto per le numerose complicazioni a carico dei vasi sanguigni. Da ieri, tutti i cittadini che soffrono di questa malattia riceveranno a casa una lettera a firma dell'assessore regionale alla Tutela della salute e sanita', Eleonora Artesio, nella quale troveranno tutte le informazioni utili per accedere al nuovo sistema di gestione integrata, una modalita' di cura d'avanguardia, che consiste nell'assistenza condivisa e concordata tra due professionisti, il medico di famiglia e il diabetologo. Il primo eseguira' i controlli periodici e riaggiustera' la terapia nelle fasi stabili della malattia, il secondo si fara' carico della diagnosi, delle fasi piu' complesse e dei controlli periodici prestabiliti. I due medici saranno sempre in contatto, valutando gli stessi esami e scegliendo insieme le migliori soluzioni terapeutiche possibili. "Il progetto- spiega l'assessore Artesio- nasce da un accordo fra la Regione e le rappresentanze sindacali piemontesi dei medici di medicina generale presenti sul territorio, siglato nell'ambito del piano nazionale della prevenzione e recepito dalla Giunta. Il nuovo sistema- spiega ancora l'assessore- rientra in una piu' vasta strategia di gestione della malattia cronica che vede la Regione impegnata nel coordinamento e nella suddivisione delle competenze fra i servizi ospedalieri e quelli territoriali. La gestione integrata e' finalizzata a ottimizzare i percorsi diagnostici e terapeutici, adattandoli a seconda delle esigenze e della situazione clinica del paziente che, in questo modo- conclude- viene posto al centro della rete assistenziale". L'avvio del progetto coincide con l'inizio di una campagna di comunicazione ad hoc, che prevede la distribuzione di materiale informativo negli studi dei medici di medicina generale. Per avere informazioni sulla gestione integrata i cittadini possono recarsi dal proprio medico di base, presso i servizi di diabetologia della propria Asl oppure rivolgersi alle Associazioni diabetici locali. Il diabete mellito ha una prevalenza del 90% sul totale delle patologie diabetiche ed e' la causa, ogni anno, di circa 2.500 ricoveri, determinati prevalentemente da ictus cerebrale, infarto del miocardio, gravi problemi agli occhi - come la retinopatia diabetica - e insufficienza renale, che puo' richiedere trattamento con dialisi, amputazione degli arti e trapianto. "In Piemonte- continua Artesio- l'assistenza e' garantita dai 65 ambulatori di diabetologia, territoriali e ospedalieri, che svolgono le attivita' in collaborazione con i medici di medicina generale e con tutti gli operatori afferenti alle aree correlate con la patologia. Naturalmente la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. Il mantenimento dei valori glicemici il piu' possibile vicino alla normalita' sin dalla diagnosi, infatti, e' in grado di prevenire le complicanze, il vero problema del diabete". Per questa ragione, tutti i diabetici di nuova diagnosi hanno diritto ad un piano di cura personalizzato e ad eseguire gli esami periodici previsti, sotto la responsabilita' del medico di famiglia e la possibilita' dell'intervento del diabetologo in caso di bisogno. (Wel/ Dire)