(DIRE) Roma, 13 ott. - Claudio Cricelli e' stato riconfermato presidente della Societa' italiana di medicina generale (Simg) per il prossimo triennio. "Nel prossimo mandato- spiega Cricelli- verranno affrontati alcuni punti cruciali. L'importanza della nostra associazione e' non solo nei numeri, 7500 soci, ma soprattutto nelle competenze che dimostriamo nella nostra attivita' quotidiana. Vogliamo innanzitutto garantire la ricerca scientifica nella medicina generale: e' lo strumento piu' innovativo che abbiamo messo in atto negli ultimi anni, per dimostrare la straordinaria capacita' di innovare, scoprire e adattare nuovi strumenti e terapie al contesto della medicina generale. Inoltre intendiamo assicurare un forte adeguamento delle attivita' della Simg alla costante evoluzione della professione attraverso il perfezionamento dei mezzi di supporto alla ricerca scientifica e alla valutazione dell'efficacia all'interno delle cure primarie. Un passo ulteriore e' la realizzazione degli strumenti che rendono sostenibile il sistema sanitario nazionale e che dimostrano che la medicina generale all'interno delle cure primarie e' in grado di offrire prestazioni non solo di alto livello ma anche di costo adeguato e inferiore a quelle erogate da altri comparti. È una sfida decisiva nel futuro riequilibrio della medicina generale". L'Assemblea nazionale elettiva della Simg ha eletto per acclamazione il nuovo Consiglio di Presidenza, il Collegio dei revisori dei conti e dei probiviri. Oltre a Cricelli, il Consiglio ha riconfermato per il prossimo triennio: Ovidio Brignoli (Vice presidente/presidente Fondazione Simg), Raffaella Michieli (segretario nazionale), Luigi Galvano (tesoriere), Pierangelo Lora Aprile (responsabile segretariato scientifico), Gaetano Piccinocchi (responsabile segretariato organizzativo) e Alessandro Rossi (responsabile Ufficio di Presidenza). "Siamo disponibili- conclude Cricelli- a costituire un gruppo tra le societa' scientifiche della medicina generale. Sono gia' ampiamente sviluppati anche rapporti con le societa' specialistiche. Per quanto riguarda la possibilita' di dar vita a una sorta di confederazione scientifica della medicina generale, riteniamo sia essenziale basarci sui principi della democrazia condivisa: ciascuno all'interno del mondo scientifico deve essere rappresentato sulla base dei numeri, ma soprattutto delle competenze, della produzione scientifica e complessivamente della capacita' di fare ricerca. Sono questi punti essenziali a partire dai quali siamo aperti a qualunque confronto con qualunque associazione". (Wel/ Dire)