(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 ott. - Il Comitato economico
sociale europeo (Cese) chiede che l'Europa adotti dei regolamenti
piu' rigidi su pubblicita' e i prezzi degli alcolici. Su
richiesta dell'attuale presidenza semestrale dell'UE, in mano
alla Svezia fino a fine anno, il Cese ha adottato la propria
opinione nell'ultima riunione plenaria, approvando il rapporto
dell'irlandese Jilian van Turnhout.
Il Comitato, che riunisce le istanze della societa' civile
europea, ritiene che le misure da esso proposte possano ridurre
il livello di abuso di alcol in Europa, fenomeno che riguarda il
15% della popolazione adulta ma che ha gravi ripercussioni anche
sui minori.
Si stima, nel documento stilato da Turnhout, che tra i 5 e i 9
milioni di bambini soffrano le conseguenze legate all'abuso di
alcolici da parte di un famigliare. Si stima inoltre che l'alcol
sia responsabile ogni anno di oltre 195 mila decessi, legati a
incidenti, malattie epatiche, cancro, ecc. "L'abuso di alcol e'
la terza causa di morte prematura e malattia nell'UE", ricorda
Turnhout.
Inoltre il marketing delle compagnie produttrici di alcolici
incrementa le possibilita' che i piu' giovani comincino presto ad
abusare della sostanza o che ne aumentino l'uso qualora vi siano
gia' abituati. Per questo il Cese chiede che l'Ue si impegni a
ridurre l'esposizione dei minorenni alle campagne pubblicitarie
delle bevande alcoliche, cosi' come ad adottare una
regolamentazione piu' stretta sulla loro distribuzione e la
disponibilita'. Per il Cese, l'autoregolamentazione non e'
sufficiente. Infine il rapport Turnhout, oltre ai problemi
sanitari legati all'alcol, sottolinea gli impatti sociali
negativi di un suo abuso: violenza domestica, crimine,
comportamenti sessuali a rischio, sono tutti fenomeni che
potrebbero essere ridotti con una mano piu' ferrea da parte delle
autorita' pubbliche
(Wel/ Dire)