SIGLATO PROTOCOLLO IN REGIONE PER FRONTEGGIARE IL VIRUS.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 ott. - Il Piemonte punta
sull'istituzione del triage telefonico da parte dei medici e dei
pediatri di famiglia, sul potenziamento della guardia medica e
sull'apertura prolungata degli ambulatori pediatrici per fare
fronte all'arrivo della nuova influenza A/H1N1. È quanto previsto
da due protocolli d'intesa firmati nei giorni scorsi
dall'Assessorato alla tutela della salute e sanita' e dalle
organizzazioni sindacali, la Federazione italiana medici medicina
generale (Fimmg) e la Federazione italiana medici pediatri
(Fimp), in cui vengono definite le misure di contrasto alla
malattia che si dovranno attivare sul territorio regionale in
caso di una sua ampia diffusione.
Gli accordi stabiliscono che, qualora i dati della
sorveglianza epidemiologica evidenzino un picco di sindromi
influenzali riconducibili al virus A/H1N1, l'Unita' di crisi
regionale possa attivare un piano straordinario di rafforzamento
delle cure primarie territoriali, che prevede innanzitutto che i
medici di famiglia siano contattabili telefonicamente dai propri
assistiti dal lunedi' al sabato dalle 8 alle 14, cioe' quattro
ore in piu' rispetto al consueto orario dalle 8 alle 10. Il
medico o un suo sostituito dovra' rispondere direttamente, per
garantire ai cittadini la possibilita' di ricevere le
informazioni e le indicazioni terapeutiche di cui necessita. Nel
caso di impossibilita' di risposta immediata, il medico dovra'
provvedere a richiamare entro un'ora il suo paziente. Dalle 14
alle 20, invece, a essere reperibili telefonicamente saranno i
medici di continuita' assistenziale, servizio normalmente attivo
solo a partire dalle 20. Oltre che prolungata, l'attivita' della
guardia medica sara' anche incrementata nei giorni prefestivi,
festivi e notturni, con l'aumento degli organici a disposizione.
A tal fine, il testo sottoscritto oggi autorizza tutta una serie
di deroghe alle regole sugli orari e sui carichi di lavoro dei
medici previsti dal contratto di categoria.
Per i bambini, invece, i pediatri di famiglia, che per
contratto gia' garantiscono la contattabilita' telefonica dal
lunedi' al venerdi' fino alle 19, estenderanno questa
disponibilita' anche al sabato, dalle 8 alle 14. Inoltre, i
professionisti che operano in studi singoli dovranno assicurare
l'apertura dell'ambulatorio, oltre che nel solito orario gia'
definito, 3 ore in piu' il lunedi' e il venerdi', mentre coloro
che lavorano in gruppo dovranno passare dalle attuali 5 alle 8
ore giornaliere, dal lunedi' al venerdi'. Il sabato, invece,
sara' attivato sul territorio di ciascun Distretto un punto di
assistenza pediatrica aperto 4 ore al mattino e 4 al pomeriggio.
"Con questi accordi- spiega l'assessore alla tutela della
salute e sanita', Eleonora Artesio- saremo in grado di garantire
alla popolazione un'assistenza sul territorio H24 in caso di
epidemia influenzale, cosi' come richiesto dal vice ministro alla
Salute, Ferruccio Fazio. Il nostro obiettivo- continua Artesio-
in vista di un forte aumento della domanda di informazioni e di
cure, e' quello di fare in modo che i cittadini trovino una
risposta sanitaria adeguata vicino a casa, evitando ricorsi
massicci e inappropriati al pronto soccorso, che e' un servizio
di emergenza da utilizzare solo in casi gravi e urgenti. Tra
l'altro, recarsi in un ambulatorio o in un ospedale con i sintomi
influenzali significa contribuire alla diffusione dell'infezione.
E per contro, se non si e' davvero malati, si rischia di
contrarre il virus a causa del contatto con persone infette. La
cosa migliore- conclude- e' che sia il medico o il pediatra di
famiglia, attraverso una sorta di triage telefonico, a valutare i
sintomi del paziente, a prescrivere le eventuali terapie e a
decidere se sia utile una visita domiciliare o in studio o ancora
un ricovero".
Per quanto riguarda, invece, le vaccinazioni, Assessorato e
Fimmg hanno concordato che siano le Asl, attraverso i propri
servizi, a farsi carico della vaccinazione degli adulti contro il
virus A/H1N1, mentre tutta l'attivita' di immunizzazione contro
l'influenza stagionale per i soggetti non interessati dalla
campagna per la nuova influenza sara' effettuata dai medici di
famiglia. Con la Fimp, invece, si e' stabilito che i pediatri
collaborino a entrambe le vaccinazioni, secondo le diverse
modalita' gia' in atto in ciascuna Azienda.
L'offerta vaccinale contro il virus della nuova influenza,
secondo quanto previsto da due ordinanze ministeriali, sara'
rivolta in ordine di priorita' a: personale sanitario e
socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e
della protezione civile; personale del corpo nazionale dei Vigili
del Fuoco del Ministero dell'Interno, personale delle Forze
Armate; personale che assicura i servizi pubblici essenziali di
cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146 e successive modificazioni,
secondo piani di continuita' predisposti dai datori di lavoro o
per i soggetti autonomi dalle Amministrazioni competenti;
donatori di sangue periodici; donne al secondo o al terzo
trimestre di gravidanza; donne che hanno partorito da meno di 6
mesi o, in loro assenza, la persona che assiste il bambino in
maniera continuativa; persone affette da malattie croniche da 6
mesi a 65 anni, nonche' i soggetti con meno di 24 mesi nati
gravemente pretermine; bambini di eta' superiore a 6 mesi che
frequentano l'asilo nido; minori che vivono in comunita' o
istituzionalizzati; persone di eta' compresa tra piu' di 6 mesi e
17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli
aggiornamenti della scheda tecnica autorizzativa dall'EMEA;
persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.
(Wel/ Dire)