(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 8 ott. - Un nuovo gene
implicato nell'insorgenza del cancro al seno e' stato scoperto da
un gruppo di ricercatori inglesi: il suo nome e' NRG1
(neuregulin-1). In condizioni normali, agisce come protettore
dell'organismo, ostacolando la crescita di metastasi in seguito
al danneggiamento del Dna delle cellule e creando in tal modo un
argine nei confronti di quelle maligne. Lo studio
dell'Universita' di Cambridge, diretto dal dottor Paul Edwards e
pubblicato sulla rivista "Oncogene", giunge alla conclusione che
almeno il 50% dei casi di tumore al seno e' provocato dal gene
NRG1, localizzato sul cromosoma 8. I ricercatori si sono resi
conto che in molti casi le cellule tumorali perdono una parte di
questo cromosoma. Analizzando, poi, campioni di cancro al seno, i
medici hanno scoperto che anche una parte del gene chiave era
stata a sua volta persa.
Secondo Edwards, si potrebbe essere di fronte alla "piu'
importante scoperta di un gene soppressore del tumore negli
ultimi 20 anni, che ci da' informazioni vitali su un nuovo
meccanismo che provoca il cancro al seno". Secondo Arlene Wilkie
del Breast Cancer Campaign, che ha cofinanziato lo studio,
"conoscere l'identita' di questo gene portera' a studi molto piu'
dettagliati su come funziona e come e' coinvolto nello sviluppo
del tumore alla mammella. Questa ricerca e' un importante passo
avanti nella comprensione della dinamica del cancro e potrebbe
aprire una serie di nuove strategie per migliorare la diagnosi e
il trattamento".
Il gene potrebbe rivelarsi fondamentale, in realta', anche
nello studio di altri tipi di tumori, come aggiunge lo stesso
Edwards: "Abbiamo prove evidenti- dice- che il gene e' implicato
nel cancro al seno, ma non abbiamo motivo di pensare che non sia
lo stesso per altri tumori, tra cui il cancro alla prostata e al
colon. Scoprire quali geni sono stati disattivati in questi
tumori e' un enorme aiuto nel capire cosa e' andato male con la
loro biologia". Resta da spiegare il meccanismo per il quale
l'NRG1 viene danneggiato e in quale modo aiuti lo sviluppo del
cancro, in modo di mettere a punto, in un futuro che si spera
prossimo, trattamenti mirati atti a contrastare tali effetti.
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