(DIRE - Notiziario Sanita') Ravenna, 6 ott. - "Hanno i bilanci in positivo, alcune anche piu' che positivo, lavorano in assenza di rischio d'impresa, perche' hanno la committenza del pubblico, ma da quattro anni non rinnovano il contratto ai propri dipendenti". Anche a Ravenna sbarca la vertenza sul contratto delle aziende della sanita' privata, con 560 lavoratori interessati. Ieri mattina in una conferenza stampa i rappresentanti sindacali della Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fp, hanno spiegato che "Il contratto di lavoro nazionale e' bloccato al 2005, quindi lo stipendio di infermieri, tecnici di laboratorio, personale amministrativo, ecc., e' fermo a quattro anni fa". A differenza del pubblico, dove nello stesso arco di tempo il contratto e' stato rinnovato due volte, "nel privato i lavoratori garantiscono un servizio identico, ma vengono pagati di meno", fanno sapere. Piu' esattamente, nel caso di un infermiere, la differenza e' di circa 2.000 euro all'anno (lordi). Alla base del problema, secondo quanto illustrato dai sindacati, c'e' la posizione dell'Aiop, l'associazione di dirigenti della sanita' privata, che afferisce a Confindustria e a cui fanno capo tutte le sei cliniche ravennati (Villa Maria Cecilia Hospita, Domus Nova, San Pier Damiano, Villa Azzurra, San Francesco e Villa Stacchini), e che di volta in volta, al tavolo con la Regione Emilia-Romagna, stabilisce il costo del personale. "A parole l'Aiop e' la prima a sostenere il rinnovo del contratto- proseguono i sindacalisti- ma poi ci sentiamo dire che e' impossibile ottenerlo perche' ci sono accordi regionali cui sottostare. Ma e' proprio l'Aiop a stabilirli". Ora che "la situazione e' diventata insostenibile, cercheremo una conferma concreta a questa apparente disponibilita'", annunciano. Per questo motivo, Cgil, Cisl e Uil fanno sapere che sottoporranno nei prossimi giorni a ciascuna azienda un preaccordo sul contratto collettivo nazionale della sanita' privata, "per spingere cosi' le associazioni datoriali a chiedere una vertenza che dura ormai da troppi mesi". Se le aziende dovessero rifiutarsi di sottoscriverlo, "intraprenderemo iniziative diverse, del tutto nuove, mirate a far sapere a tutti i cittadini che entrano per curarsi, che in quelle cliniche private, ai lavoratori non viene rinnovato il contratto da quattro anni". (Wel/ Dire)