IL DISPOSITIVO SATELLITARE PER LA SICUREZZA DELLE DONNE IN AUTO
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 ott. - A un anno dal lancio
dell'iniziativa per la sicurezza stradale delle donne, le
"scatole rosa" per le automobiliste rappresentano una
sperimentazione avviata sia a Roma che a Milano, in attesa di
estendere l'applicazione ad altre citta'. Dalla firma del
protocollo d'intesa tra la Fondazione Ania per la sicurezza
stradale e il ministero per le Pari opportunita', operativo anche
grazie alla collaborazione dei sindaci Letizia Moratti e Gianni
Alemanno, sono oltre 2000 le donne che possono usufruire del
nuovo dispositivo satellitare pensato per poter fare fronte ai
rischi che le donne in particolare corrono sulle strade, come
incidenti, guasti meccanici o, peggio, aggressioni e atti di
violenza.
Ecco come funziona: si tratta di uno speciale trasmettitore
Gps da installare sulla propria auto, dotato di un rilevatore
che, in caso di incidente, permette di richiedere automaticamente
assistenza stradale. Se pero' si verifica un pericolo o
un'aggressione, la conducente puo', attraverso un semplice
pulsante, lanciare un sos alla centrale operative delle forze
dell'ordine piu' vicina.
Per il ministro alle Pari opportunita', Mara Carfagna,
l'iniziativa vuole "garantire piu' liberta' alle donne" e
rappresenta "un passo in avanti sulla strada della sicurezza",
consentendo infatti alle automobiliste di muoversi con maggiore
serenita' e con la consapevolezza di una protezione efficace e
immediata. "Crediamo in questa iniziativa- ha spiegato Simonetta
Matone, capo di gabinetto del ministero per le Pari opportunita'-
perche' puo' essere un valido strumento per chi e' in
difficolta', anche se spero che serva come rassicurazione e non
debba mai essere utilizzato. E' un'opera di civilta' e
procederemo su questa strada".
(Wel/ Dire)