SOSTANZE PROIBITE FRA PALESTRATI E SPORTIVI DELLA DOMENICA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Milano, 1 ott. - Tra palestrati e
sportivi della domenica, su oltre 6 milioni di persone che
praticano sport a livello dilettantistico sono circa 530 mila gli
italiani che assumono sostanze proibite. L'inchiesta del nuovo
numero di Terre di mezzo-street magazine, in distribuzione dal 1^
ottobre, indaga sul mondo del "doping fai da te", in cui un
esercito di dilettanti allo sbaraglio (tra cui molti
giovanissimi) non ci pensa due volte a mettere a repentaglio la
propria salute per ottenere un fisico da copertina o una
prestazione al di sopra delle proprie possibilita'.
LA PUNTA DELL'ICEBERG. Negli ultimi 10 anni i carabinieri dei
Nas (Nucleo anti sofisticazioni) hanno sequestrato sostanze
anabolizzanti per circa 26 milioni di euro, oltre 280 mila
confezioni solo nei primi sei mesi del 2009. "Ma rappresentano
probabilmente il 10-15 % del circolante", ha detto Giovani
Serpelloni, capo dipartimento per le politiche antidroga presso
la Presidenza del Consiglio dei ministri. La punta di un iceberg,
in gran parte coperto dalle acque del commercio via internet,
dove e' facilissimo comprare steroidi. Basta digitare le parole
"buy steroids" su un motore di ricerca e compare un elenco di 2
milioni 860mila voci. Aprendo un sito a caso si possono
acquistare centinaia di prodotti senza ricetta medica, recapitati
direttamente a casa. Nel 2008 la Commissione di vigilanza sul
doping, che effettua esami di urine e sangue durante le
competizioni sportive dilettantistiche, ha colto in fallo il 4,1%
degli atleti controllati, percentuale che schizza al 14% se si
considera solo il ciclismo. Un allarme sociale, che rischia di
allargarsi a macchia d'olio.
INTEGRATORI TRADITORI - La nuova frontiera della lotta al
doping, infatti, riguarda gli innocui (e largamente accessibili)
integratori alimentari: per il 2009 e' previsto un fatturato di 1
miliardo e 351 milioni di euro, tra farmacie e grande
distribuzione. "Sul mercato ci sono integratori alimentari che
contengono principi farmacologicamente attivi. In pratica alcuni
sono sostanze dopanti", ha detto il sostituto procuratore di
Torino, Raffaele Guariniello. "Esiste una fascia di giovani e
giovanissimi che fanno un uso spasmodico degli integratori:
bevono uno, due litri di sali minerali per sopperire a quelle
che, nella loro fantasia, sono necessita' -ha detto Roberta
Pacifici, membro della Commissione di vigilanza antidoping-. Ma
abusarne puo' nuocere alla salute, perche' se non ci sono carenze
e' un carico inutile per l'organismo. Per sopperire al dispendio
energetico di un intenso allenamento basterebbero due forchettate
di pastasciutta in piu'".
DOPING UNDER 16. E la paura del doping serpeggia anche tra i
genitori dei ciclisti della categoria "giovanissimi", di eta'
compresa tra i 7 e i 12 anni. "Io non avrei voluto che mio figlio
scegliesse il ciclismo- ha detto un papa' ai campionati italiani
di categoria a Cuneo. Anche lui era ciclista, ma lascio' le gare
per non cadere nella trappola del doping-: a me non hanno mai
imposto niente, ma e' l'ambiente che ti condiziona". Un timore
non infondato: secondo una ricerca realizzata nel 2003 da
Demoskopea (la piu' recente, ndr) su 10mila ragazzi tra i 13 e i
18 anni che praticano sport, il 7% ha ammesso di assumere
sostanze dopanti, dietro consiglio di amici o dello stesso
allenatore. Come ha fatto la ciclista sedicenne inchiodata
quest'estate da un video della Guardia di finanza mentre si
faceva somministrare un'endovena di doping da un medico, davanti
agli occhi del padre.
Sul numero di ottobre di Terre di mezzo-street magazine,
troverete anche un'intervista a Massimo Cirri, l'inconfondibile
voce di Caterpillar (Radio2), un fotoreportage sugli universitari
fuorisede, il "rinascimento contadino" degli agricoltori italiani
in difesa della biodiversita' e, come sempre, i contributi delle
nostre firme (da Pat Carra a Loretta Napoleoni), le notizie dal
mondo del carcere, tanti suggerimenti per i 'divertimenti
indipendenti' e uno dei racconti dei lettori commentato dai
docenti della Scuola Holden di Torino. Info: www.terre.it.
(Wel/ Dire)