(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 nov. - "I dati relativi all'inquinamento atmosferico a Roma, determinato principalmente dal traffico automobilistico, e gli 'sforamenti' dei limiti consentiti sono davvero preoccupanti ed un intervento di emergenza si impone nell'immediato. Quanto dichiarato dai rappresentanti del Comune di Roma in tal senso desta grande perplessita' e preoccupazione, soprattutto la loro aprioristica avversione allo strumento dei blocchi di emergenza della circolazione". Lo afferma l'assessore regionale all'Ambiente, Filiberto Zaratti. "Interventi di emergenza ed interventi strutturali- spiega Zaratti- non vanno posti sullo stesso piano, poiche' si tratta di azioni parallele che gli amministratori hanno il dovere di adottare e governare con intelligenza. I limiti imposti alla qualita' dell'aria non sono semplici numeri, ma limiti sanitari". "La salute dei cittadini- aggiunge l'assessore regionale all'Ambiente- non puo' attendere e le norme, una volta verificati gli sforamenti, impongono l'adozione di interventi immediati: ad es. la dgr 1316/2003 prevede che, fin dal secondo giorno di sforamento, possano essere adottate misure come le restrizioni del traffico automobilistico. Non si possono attendere i risultati degli interventi strutturali, mentre i cittadini respirano polveri velenose". "A condizioni di emergenza- afferma Zaratti- si risponde sempre e comunque anche con risposte di emergenza, parallelamente all'individuazione e alla realizzazione di misure strutturali". Zaratti, poi, parla del 'Piano di Difesa della qualita' dell'Aria'. "L'assessorato all'Ambiente regionale- dichiara Zaratti- ha elaborato e presentato il 'Piano di Difesa della qualita' dell'Aria', che ha ricevuto parere positivo da tutti gli enti locali coinvolti e dalla commissione Ambiente. Nel Piano sono previsti sia interventi strutturali che emergenziali; fra questi i blocchi programmati di chiusura del traffico, che consentono di dare una risposta immediata a livello sanitario, senza creare eccessivi disagi ai cittadini, che possono organizzarsi per tempo". "Inoltre, spiega Zaratti- il Piano migliora le misure previste dalla dgr 1316/2003, imponendo non solo gli interventi immediati successivi agli sforamenti, ma anche il protrarsi delle misure, fino a garantire il mantenimento dei valori sopra il limite consentito. Ho chiesto al presidente del Consiglio regionale di verificare la possibilita' di far approvare il Piano data l'eccezionalita' del caso e gli aspetti sanitari connessi". "Ritengo infatti- conclude Zaratti- che vi siano chiaramente le condizioni per la convocazione straordinaria del Consiglio regionale, trattandosi di questioni relative la salute dei cittadini ed anche per evitare l'infrazione comunitaria, che verra' certamente proposta in mancanza di azioni concrete previste dalle normative europee". (Wel/ Dire)