(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 nov. - Nel caso del fumo, la moderazione serve a poco. Fumare anche una modica quantita' di sigarette al giorno per un prolungato periodo di tempo ha comunque effetti dannosi e puo' addirittura rappresentare un pericolo maggiore rispetto all'ipotesi di fumarne di piu', ma per un lasso di tempo inferiore. Un gruppo di ricerca, coordinato dal National cancer institute di Bethesda, punta il dito in particolare sui nuovi prodotti delle multinazionali del tabacco, le cosiddette sigarette light, che in realta' sarebbero pericolose quanto le altre. I medici hanno preso in considerazione i dati di alcuni stati americani fra il 2001 e il 2004 e li hanno messi in relazione con altri dati raccolti nelle stesse zone fra il 1994 e il 1998. I risultati hanno stabilito per i fumatori un rischio di sviluppo del tumore alla vescica molto superiore rispetto alla rilevazione precedente e, come detto, hanno portato alla scoperta che un consumo moderato prolungato nel tempo alla fine e' controproducente. La ragione principale, secondo gli studiosi, va cercata nella diversa composizione chimica delle sigarette, con un aumento negli ultimi anni di sostanze cancerogene come la naftilammina a fronte di una diminuzione percentuale di catrame e nicotina. Sotto accusa finirebbero anche alcuni additivi apparentemente innocui come il mentolo, che aumenterebbe la permeabilita' delle membrane rendendole piu' esposte all'azione dei cancerogeni. C'e' da considerare anche una ragione di tipo psicologico secondo la quale, in seguito all'introduzione in commercio delle sigarette light, i fumatori hanno non solo aumentato il consumo, rassicurati da una presunta minor incidenza del prodotto sulla propria salute, ma hanno anche modificato il tipo di aspirazione della sigaretta, divenuta nel tempo piu' frequente e piu' intensa allo scopo di soddisfare il bisogno di nicotina che, com'e' noto, produce dipendenza. (www.italiasalute.leonardo.it) (Wel/ Dire)