LAVORO. SACCONI: DATI POSITIVI, NON ABBASSARE LA GUARDIA
SARTORI (INAIL): CALO VITTIME, METÀ PER CRISI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 nov. - "Dobbiamo salutare un
dato positivo che ci incoraggia a proseguire nell'impegno per la
salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
Cosi' il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, commenta i dati
dell'Inail relativi al primo semestre 2009 che registrano un calo
del 10,6 per cento degli infortuni e del 12,2 per cento delle
morti. "In parte- ammette Sacconi- e' dovuta al calo della
produzione ma e' un calo talmente generalizzato che e'
confortante". In ogni caso, avverte Sacconi, "non dobbiamo
abbassare la guardia per colpire lo zoccolo duro". Il ministro
ricorda il picco raggiunto nel 63 e auspica che nel 2009 si possa
scendere sotto le 1000 vittime (i casi mortali nei primi 6 mesi
sono stati 490): "Per noi non esiste una quota fisiologica, per
noi la quota tende a zero". Per il futuro Sacconi sottolinea che
occorre "irrobustire la formazione, l'informazione e la
prevenzione e soprattutto sostenere lo sforzo degli attori
sociali quando condividono i modi per rendere piu' sicuro
l'ambiente di lavoro". Il governo intende quindi "continuare a
stimolare il coordinamento tra gli attori istituzionali". Sacconi
infine esclude che ci siano ridimensionamenti nelle risorse per
la sicurezza: "Non c'e' nessun taglio, anzi aumentiamo le risorse
per la formazione".
Il calo degli infortuni e dei morti sul lavoro, registrato nel
primo semestre (relativamente del 10.6 e del 12.2) e' dovuto per
"circa la meta' alla crisi economica in atto". E' la stima
dell'Inail. Presentando il rapporto insieme al ministro Sacconi,
il presidente dell'istituto di via IV Novembre, Marco Fabio
Sartori osserva: "L'andamento e' molto positivo, il trend e'
confermato, addirittura migliorato. Il che vuol dire- osserva
Sartori- che le aziende investono in sicurezza e la normativa
viene applicata". Insomma, "funziona il lavoro da continuare con
le parti sociali le associazioni". Sartori sottolinea il "dato
anomale" del centro Italia che in controtendenza vede una aumento
degli incidenti (+ 9.2%): "Pesano quelli in itinere, mentre si
viaggia, il che induce a una riflessione sul sistema
viabilistico". Anche per Sacconi questo dato "deve far riflettere
gli attori del territorio" soprattutto se paragonato a quello
positivo del nord est dove "e' diffusa la bilateralita' e quindi
il controllo sociale".
(Wel/ Dire)
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