SOLO PER TUMORI SOLIDI, NON MALATTIE ONCOEMATOLOGICHE E LINFOMI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 nov. - "Il vaccino contro
l'influenza A puo' essere somministrato anche ai pazienti
oncologici in trattamento con chemioterapia, perche' vanno
considerati tra le categorie a rischio di complicanze delle vie
respiratorie concomitanti alla sindrome influenzale". E' quanto
sostiene l'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che
assume una posizione chiara sull'opportunita' di sottoporre a
vaccinazione le persone in cura per un tumore. "Puo' evitare le
complicazioni che potrebbero derivare dal virus H1N1- spiega
Carmelo Iacono, presidente nazionale Aiom- e dovrebbe essere
eseguita due o tre giorni prima del ciclo di chemioterapia, dopo
aver verificato che l'emocromo sia nella norma, anche se non
esistono dati chiari sulla sua efficacia in questi pazienti.
Invece nei pazienti non vaccinati, se si presentano sintomi
influenzali, vanno utilizzati gli antivirali".
Al bando, dunque, gli inutili e immotivati allarmismi: "Le
persone colpite da tumore- conclude Iacono- devono vigilare nei
confronti della nuova influenza, cosi' come nei confronti di
qualsiasi altra patologia infettiva". Marco Venturini, presidente
eletto Aiom, avverte: "Non e' noto quale sia l'atteggiamento da
tenere tra chi ha finito da poco tempo la chemioterapia. E'
ragionevole pensare- continua- che siano da considerare a rischio
coloro i quali si siano sottoposti a chemioterapia nei sei mesi
precedenti. Queste raccomandazioni sono adeguate solo per i
pazienti con tumori solidi, escludendo quelli colpiti da malattie
oncoematologiche e linfomi. È importante quindi valutare ciascun
caso, anche perche' ci troviamo di fronte a un'influenza e a un
vaccino nuovi, di cui sappiamo ancora poco".
(Wel/ Dire)