(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 nov. - "Il cancro sia
incluso nell'Agenda delle collaborazioni internazionali". E'
l'appello di 450 esperti nel controllo del cancro, che da 84
Paesi sono intervenuti al 3^ International control congress che
si e' concluso ieri a Cernobbio. L'appello, sottoscritto dai
delegati e indirizzato ai leader politici europei e a quelli
dell'Unione africana, mira ad introdurre il cancro tra gli
impegni e le preoccupazioni dei politici. Il Congresso,
organizzato dalla Fondazione IRCCS Istituto nazionale dei tumori,
in collaborazione con la canadese International cancer control
association e con il sostegno della Regione Lombardia, ha
approfondito, con il contributo delle grandi organizzazioni
internazionali e di volontariato per la promozione della salute,
i piu' importanti temi per il controllo del cancro, come la
prevenzione primaria, i programmi di screening, i processi
organizzativi, il controllo della malattia nelle sua fase finale
e gli interventi di riabilitazione, le linee guida di tipo
clinico e la modalita' per la collaborazione tra clinici,
ricercatori, pazienti e volontari per la gestione della malattia
e le sue conseguenze. Il cancro, infatti, sembra essere ormai un
problema globale, come ha sottolineato l'Organizzazione mondiale
per la sanita' (Oms) che, durante l'apertura dei lavori
congressuali, ha evidenziato come "nei Paesi in via di sviluppo
si passera' dai 5,5 milioni nel 2005, ai 6,7 milioni del 2015,
agli 8,9 milioni di morti per cancro nel 2030, mentre nei Paesi
sviluppati i morti per cancro passeranno da 2,1 milioni nel 2005
ai 2,5 milioni nel 2030". Il cancro, nel 2030, risultera' dunque
la prima causa di morte, seguito dalle malattie ischemiche e
dall'infarto, pero' con un andamento profondamente differente tra
i Paesi in via di sviluppo e quelli sviluppati.
(Wel/ Dire)