IL GARANTE: 'SONO QUELLE DESTINATE AL PERSONALE DEL PERTINI'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 nov. - I detenuti del
carcere di Rebibbia sono, in questi giorni, vaccinati contro il
virus A H1N1 con le dosi destinate ai medici e ai paramedici
dell'ospedale Sandro Pertini di Roma. La notizia e' stata diffusa
dal Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni. Le
vaccinazioni nel piu' grande carcere romano sono iniziate
venerdi' scorso e ieri hanno riguardato detenuti e operatori
della sezione G 14.
"La direzione della AslRm B- ha detto Marroni- in attesa di
una risposta della Regione Lazio alla sua richiesta di vaccini
per il carcere, ha deciso di iniziare a immunizzare detenuti e
agenti utilizzando le dosi di vaccino di quei medici e paramedici
dell'ospedale che, al momento, non hanno ancora scelto di
vaccinarsi. Infatti, con i livelli di sovraffollamento attuali,
c'e' il rischio concreto che le carceri siano fra i luoghi dove
il virus possa attecchire e diffondersi maggiormente".
Nei giorni scorsi un detenuto del carcere di Rebibbia positivo
al virus era stato ricoverato al Policlinico Umberto I e quindi
trasferito nel reparto per detenuti dell'ospedale Belcolle di
Viterbo, centro di riferimento per le malattie virali dei
detenuti del Lazio. Il 29 ottobre, a Napoli, era morto il primo
detenuto italiano per complicazioni dell'influenza A. "Il carcere
e' lo specchio della societa'- ha detto Marroni- ed era
impensabile che fosse immune da quanto, a livello sanitario, sta
accadendo nel resto d'Italia. Quello di cui mi stupisco e' che il
carcere non sia stato considerato fra le priorita' da sottoporre
a vaccinazione e le conseguenze di questa scelta potrebbero
essere gravi".
Secondo il Garante, le misure annunciate dal Dap per evitare
il contagio sono difficilmente applicabili negli istituti.
"Detenuti, agenti e volontari- ha detto- vivono in ambienti non
salubri e sovraffollati, con una oggettiva impossibilita' di
minimizzare i contatti, arieggiare le celle e isolare i detenuti
sospettati di aver contratto il virus. E' dalla fine di agosto
che ho chiesto invano di inserire i detenuti fra le categorie a
rischio. L'annuncio del Dap di aver chiesto vaccini giunge fuori
tempo massimo. I vaccini non ci sono semplicemente perche' non
sono stati chiesti prima".
(Wel/ Dire)