SANITÀ. ROTTAMAZIONE MEDICI, CGIL: C'È PASSO INDIETRO GOVERNO
NO PREPENSIONAMENTI, SERVIRÀ PRIMA ACCORDO CON REGIONI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 nov. - Nell'incontro di martedi' mattina tra i sindacati della dirigenza medica e del Servizio sanitario nazionale con il ministro della Salute, Maurizio Sacconi, "e' stato riconosciuto dai rappresentati del Governo che la norma sulla rottamazione e' stata uno sbaglio". Ne da' notizia Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, che aggiunge "meglio tardi che mai". Dalla riunione e' emersa la volonta' "di tendere all'azzeramento degli effetti della norma legislativa che consente alle aziende ospedaliere e sanitarie di poter prepensionare unilateralmente e obbligatoriamente i medici con 40 anni di contributi, compresi gli anni riscattati". Ora, dunque, sara' preparato un accordo, da sottoscrivere con i ministri interessati e con la conferenza delle Regioni da far approvare definitivamente nella prossima Conferenza Stato-Regioni del 12 novembre 2009. Stamattina e' stata elaborata una bozza "nella quale- spiega Cozza- si condiziona la possibilita' della rottamazione alla previa adozione di provvedimenti regionali, da assumere con il confronto con le organizzazioni sindacali che ne limitino il suo esercizio in determinate e specifiche situazioni. La bozza dovra' essere approvata anche dalle Regioni". In caso contrario, per fermare la rottamazione dei medici, in corso in diverse aziende, "il governo non potra' che intervenire con un decreto legge". (Wel/ Dire)
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