(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 17 dic. - Sono mille le Baby Down in attesa di essere acquistate, e altre mille saranno disponibili a fine gennaio. Mentre l'iniziativa riceve un sostanziale apprezzamento dalle associazioni che si occupano di disabilita' (a partire da Fish e Aipd), la cooperativa sociale Il Martin Pescatore, onlus con sede a Monte San Pietro (Bologna), si prepara a gestire gli ordini (la bambola costa 34,90 euro, spese di spedizioni comprese). E intanto pensa a nuovi progetti legati al giocattolo. "Stiamo lavorando con le scuole elementari e materne per portare Baby Down nelle classi- spiega la presidente Francesca Bernaroli-: vorremmo avviare un progetto piu' ampio di formazione, coinvolgendo operatori e associazioni per spiegare ai bambini il senso del bambolotto". L'idea potrebbe diventare realta' nel prossimo anno scolastico. Il lancio di Baby Down servira' inoltre a portare un po' di lavoro per gli utenti della cooperativa, che come molte realta' analoghe sta risentendo degli effetti della crisi economica. "Se le richieste saranno buone- prosegue la presidente- metteremo al lavoro 4-5 persone per gli imballaggi e le spedizioni. Vorremmo avviare anche un laboratorio di sartoria per produrre i vestitini delle bambole, coinvolgendo altre 5 o 6 persone". Se ne occuperanno alcune delle persone con gravi disturbi psichici a cui la cooperativa, attiva dal 1990, da' lavoro. "In totale sono 50 le persone in cura, l'eta' media e' sui 35 anni, sono piu' maschi che femmine- continua Bernaroli-: noi ci occupiamo del loro inserimento educativo e di percorsi di formazione. Una decina di loro e' assunta". Fra le attivita' gestite da Il Martin Pescatore c'e' la gestione della stazione ecologica a Monte San Pietro (se ne occupano cinque persone) e un laboratorio di restauro che ha lavorato anche per la soprintendenza di Bologna e il museo della Salute del capoluogo. "L'attivita' principale rimane la manutenzione del verde- spiega Francesca Bernaroli- che pero' nel periodo invernale si ferma". Due utenti della cooperativa lavorano anche nei servizi accessori delle mense delle scuole di Monte San Pietro e Calderino. "E' il progetto che ci ha dato piu' soddisfazione per quanto riguarda la conoscenza reciproca- aggiunge la presidente- l'incontro fra i bambini e i nostri utenti si e' rivelato molto utile e ricco". Le 50 persone al lavoro nella cooperativa vivono in famiglia, alcune da sole, altre nei gruppi appartamenti gestiti da Il Martin Pescatore. "Abbiamo due strutture da 6 posti ciascuna, una maschile e una femminile, piu' un'altra casa da 4 posti nel centro di Bologna- conclude la presidente-. Sono appartamenti a bassa protezione, dove gli abitanti imparano a essere autonomi". In attesa di capire se Baby Down avra' successo, in rete e' gia' partito il dibattito sull'opportunita' o meno di commercializzare un bambolotto con i tratti somatici della trisomia 21. A questo proposito Superabile, il portale dell'Inail sulla disabilita', lancia oggi un sondaggio: per dire la propria basta andare su http://www.superabile.it/cpsps/sondaggi/vota.jsp?nodeId=-193521441 (Wel/ Dire)