(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 dic. - "Sono rimasto sbalordito nel leggere sulla stampa che l'assessore all'Ambiente della provincia di Frosinone mi accusa di rilasciare 'dichiarazioni trionfalistiche che non raccontano una verita' preoccupante', in riferimento all'inquinamento della Valle del Sacco". E' quanto afferma in una nota Luigi Canali, presidente della commissione Sanita' della Regione Lazio.
"E quali sarebbero, secondo l'assessore, le dichiarazioni trionfalistiche? Ho solo espresso la mia personale soddisfazione per l'avvio di un progetto di ricerca realizzato dall'universita' di Roma Tre insieme con altri importanti enti, progetto che rivendico di aver richiesto tre anni fa, e che consentira' finalmente un reale monitoraggio delle aeree inquinate. Forse l'Assessore non lo sa- aggiunge Canali- poiche' scarsamente informato, ma in questi anni prima come componente della commissione agricoltura, poi come presidente della commissione Sanita' e, soprattutto, come ciociaro che ama la propria terra, ho condotto in regione una vera e propria 'battaglia' sull'inquinamento della Valle del Sacco".
Come ricorda Canali, "piu' di due anni fa, precisamente nel novembre del 2007, ho proposto l'indagine che partira' nei prossimi mesi, chiedendo e ottenendo gli stanziamenti necessari.
Mi sono battuto costantemente con interventi, comunicati stampa che sono poi comparsi sui quotidiani locali, dichiarazioni, convocazioni della commissione, ricordando sempre lo stato di estremo disagio delle popolazioni". In particolare, "nel gennaio di quest'anno ho chiesto- spiega Canali- conforme al parere espresso dal commissario Di Palma, il monitoraggio a vita delle oltre 150 persone risultate contaminate in maniera irrevocabile dal betaesoclorocicloesano; nello stesso mese ho sollecitato un intervento diretto del presidente della giunta presso il presidente del consiglio Berlusconi e ne ho riferito ad una riunione congiunta di tutte le commissioni competenti; in febbraio ho richiesto l'estensione delle indagini epidemiologiche oltre l'ambito originariamente previsto, in tutti i comuni, quasi cinquanta, fino alla consulenza del fiume Sacco nel Liri, compreso il Comune di Ceccano su istanza diretta del suo sindaco".
In conclusione, Canali si chiede "dove fosse lo zelante assessore che si permette di dubitare del mio impegno, che ho documentato. Allora forse, prima di dare fiato alle trombe, sarebbe stato meglio che si fosse informato di che cosa stava parlando. Questo perche' chi ricopre un incarico istituzionale, a qualunque livello, deve mettere da parte il protagonismo e le contrapposizioni ideologiche forzate, ma operare per tutelare la salute dei cittadini che rappresenta. Io la mia parte so di averla fatta- conclude il presidente della commissione Sanita'- vediamo che cosa sapra' fare lui, oltre che brutte figure".
(Wel/ Dire)