(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 dic. - "Da quando l'autosospensione del presidente Marrazzo e' stata legittimata dalla Giunta e ratificata la nomina del vice Montino, ed era fine ottobre, il progetto in discussione del nuovo piano sanitario si e' completamente arenato nelle segrete stanze della politica regionale". Lo dice in una nota il segretario regionale della Fials Confsal, Gianni Romano.
"Analogamente il lavoro delle Commissioni consiliari, in questo contesto silenzioso, non e' stato in grado di produrre documenti che porteranno a un dibattito costruttivo- spiega Romano- Piuttosto l'attuale esecutivo in carica si dovrebbe rendere conto che la paralisi dell'attivita' di controllo e programmazione nuoce soprattutto all'offerta sanitaria e coinvolge pesantemente gli attuali livelli occupazionali degli operatori sanitari in servizio presso le strutture convenzionate". "I cinque milioni e mezzo di cittadini del Lazio non possono essere lasciati in balia di se stessi fino ad aprile inoltrato quando, a seguito del verdetto elettorale, si insediera' la nuova Giunta. Ci passano 5 mesi da qui ad aprile.
Nel frattempo- precisa Romano- mancano i piani di contenimento delle liste di attesa per tutta la diagnostica sanitaria e per la specialistica, i cui tempi dilatati a dismisura provocano disservizi enormi nell'offerta. Manca il Piano della rete d'emergenza. Si e' arenato in chissa' quale cassetto il Piano sanitario regionale".
"Tutte magagne che fanno presagire che a oggi la Regione non sta procedendo certo con il vento in poppa- aggiunge Romano- Quanto ai rapporti con le forze sociali, anche su questo capitolo vige il completo silenzio. Senza programmazione sanitaria, come abbiamo dimostrato gia' in passato, non ci possono essere gli 'ordini di servizio' e neppure le 'dichiarazioni d'intenti'".
"L'unica certezza che rimane ai cittadini e' la pressione fiscale. Altissima. Frutto del debito regionale che tocca in media il miliardo e mezzo di euro l'anno. Chissa' poi se questo sara' davvero l'ammontare complessivo- conclude Romano- Mancano infatti all'appello i bilanci delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere e dei Policlinici. Un'altra forte preoccupazione sta nel fatto che la Regione non induce i manager a presentare tutti i rendiconti annuali".
(Wel/ Dire)