(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 dic. - "Al mondo ci sono 200 milioni di consumatori di droga, di cui almeno il 10% sono consumatori problematici, ma in molte parti del mondo la cosiddetta terapia e' una forma di rieducazione forzosa in cui i diritti dell'uomo basici non vengono rispettati perche' i tossici sono considerati peccatori, criminali, gente da rieducare con le buone o con le cattive". È la denuncia lanciata ieri mattina da Massimo Barra, presidente della Commissione Permanente della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, durante la conferenza stampa del capitolo europeo del "Rome Consensus per una politica umanitaria sulle droghe", un manifesto firmato da 120 societa' nazionali di Croce rossa e Mezzaluna rossa. Il progetto, finanziato dall'Unione europea, riunisce tutti i rappresentati delle Societa' Nazionali di Croce Rossa dell'Unione Europea assieme ai rappresentanti dell'Unione, del Consiglio d'Europa, dell'Oms e di Unodc, l'Agenzia delle Nazioni Unite per crimini e droga. La riunione, tenuta ieri pomeriggio a villa Maraini, il centro di riferimento internazionale della Croce rossa sulla riduzione del danno, coincide con l'avvio di un corso per dieci operatori della Cambogia e della Thailandia.
Per Barra, occorre ripensare l'intervento sul problema droga da parte dei governi, oggi ancora troppo incentrato unicamente sulla repressione. "Noi riteniamo quest'approccio negativo per i governi e le societa'- ha aggiunto- e proponiamo una nuova politica basata su principi umanitari, basati sull'evidenza dei fatti che includono strategie di riduzione del danno, perche' il primo obiettivo e' far sopravvivere le persone. Non si puo' curare una persona morta". Secondo Barra, questa posizione e' oggi condivisa anche dagli uffici delle Nazioni unite che si occupano del problema. "L'Unodc ha peccato in passato avendo avuto un occhio piu' sull'aspetto repressivo che sull'aspetto medico, di salute pubblica e umanitario- ha spiegato Barra- e oggi ci sembra che si vedono gli effetti dell'azione di influenza positiva della Croce rossa sulle politiche riguardanti la droga".
Barra ha anche parlato del problema del ritorno sul mercato dell'eroina. Denuncia che lo stesso presidente aveva lanciato quando, come afferma lo stesso Barra, "tutti avevano gia' fatto il funerale all'eroina".
"Le evenienze cliniche e la logica ci dicono che ad un periodo di sostanze eccitanti segue un periodo di sostanze depressive.
L'eccesso di sostanze eccitanti fa uscire di senno e l'oppiaceo e' una terapia antidepressiva e antipsicotica. Trent'anni fa e' successo lo stesso". Ma il ritorno del consumo di eroina, conclude Barra, non incidera' significativamente sul consumo di droghe eccitanti. "Sicuramente le sostanze eccitanti rimarranno perche' di facile reperibilita' e di basso costo, quindi l'associazione discoteca con sostanza eccitante e allucinogena ormai ce la portiamo appresso per anni".
(Wel/ Dire)