(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 dic. - Operazione dei Nas di Roma, che hanno scovato tre aziende di commercio di alimenti etnici che distribuivano, all'ingrosso ed al minuto, consistenti quantitativi di alimenti pericolosi per la salute umana. In particolare, ben tre tonnellate di spezie di vario tipo, ma tutte scadute di validita' (in alcuni casi anche da diversi anni), sono state sequestrate in un esercizio pubblico della Capitale, gestito da un cittadino indiano, specializzato nel commercio al minuto di tali prodotti. Al titolare del negozio sono state inoltre contestate violazioni amministrative per un ammontare che supera i 5.000 euro.
E ancora: oltre sei tonnellate e mezzo di riso di provenienza asiatica, contenuto in sacchi di yuta, sono state sequestrate in un magazzino all'ingrosso di Pomezia. Il provvedimento e' scattato in quanto nel corso di un'ispezione igienico sanitaria presso tale attivita', condotta da un cittadino bengalese, i militari operanti notavano la presenza di larve di insetti, frammiste al cereale. Sono in corso le analisi per stabilire la tipizzazione delle larve rinvenute e definire la pericolosita' dell'alimento, che verra' comunque distrutto, mentre per il titolare e' scattata la denuncia all'autorita' giudiziaria. E infine un enorme quantitativo di alimenti di cereali, biscotti, conserve ed altri prodotti di origine etnica sono state invece rinvenute all'interno di un deposito all'ingrosso gestito da un altro soggetto del Bangladesh, stipate in condizioni igienico sanitarie fatiscenti: la struttura, costituita da un capannone industriale di 300 metri quadrati mai autorizzato dalla competente autorita' sanitaria e completamente sprovvisto di pavimentazione e di intonaci, era infatti invasa da sporco di varia natura, polvere, ragnatele ed escrementi animali, il tutto copiosamente diffuso anche sugli alimenti ivi stoccati. I carabinieri del Nas intervenuti hanno posto i sigilli alle venti tonnellate di prodotti in giacenza ed all'intero deposito, denunciandone il titolare all'autorita' giudiziaria.
Il valore commerciale dei 30.000 kg di alimenti pericolosi per la salute pubblica sottratti alla distribuzione ammonta a 100.000 euro circa.
(Wel/ Dire)