(DIRE - Notiziario Sanita') Terni, 10 dic. - La banca regionale per la raccolta delle cellule staminali da cordone ombelicale sorgera' a Terni. La struttura avra' la sua sede all'Ospedale Santa Maria e sara' operativa dal 2011. La Banca sara' allestita nei locali dell'ex farmacia dell'ospedale: qui arrivera' il sangue prelevato dal cordone ombelicale delle partorienti di tutta la regione che decideranno di donarlo. "E' una svolta per Terni e per il nostro ospedale- afferma Giampaolo Palazzesi, responsabile della nuova Banca- fino ad oggi, il sangue prelevato e donato lo inviamo al Policlinico Umberto I di Roma. Con la nuova Banca, quel sangue restera' a Terni, e qui sara' analizzato e conservato per scopi precisi, finalizzati alla ricerca e alla cura di particolari patologie". "La banca delle staminali sara' una struttura regionale di grande importanza- aggiunge Leonardo Bartolucci, direttore sanitario dell'Ospedale Santa Maria- istituire una banca di questo tipo in una struttura ospedaliera avra' delle importanti ricadute, soprattutto culturali e di sensibilizzazione verso la donazione da parte delle partorienti". Le donatrici ad oggi sono ancora poche: su 1100 parti, nel 2008, solo 15 donne hanno donato il sangue da cordone. Intanto, prosegue a ritmo spedito anche la realizzazione del Centro di ricerche sulle cellule staminali, che sorgera' in una struttura attigua all'ospedale di Terni. Sembra, infatti, che grazie all'intervento di Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, siano stati reperiti i 10 milioni di euro necessari a far partire l'attivita' di ricerca e sperimentazione del Centro. Soldi che arriverebbero da donatori di varie regioni, ma sui quali ancora la Curia mantiene uno stretto riserbo. "La sede e' quasi pronta- afferma Domenico Rosati, presidente dell'Ater, l'istituto che ha investito 8 milioni di euro per la ristrutturazione della palazzina- stiamo verificando l'agibilita' e siamo in attesa di alcune certificazioni, ma riteniamo che all'inizio del 2010 tutto l'iter sara' completato". "La cosa piu' importante- annuncia il professor Angelo Vescovi, direttore del Centro- e' che sono in dirittura di arrivo le autorizzazioni per poter avviare la sperimentazione sui pazienti con sclerosi laterale amiotrofica. Il 13 luglio e' stata depositata presso l'Istituto superiore di sanita' la richiesta per poter accedere alla sperimentazione clinica di 'fase uno' che prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane sui pazienti di Sla". "Il 13 agosto- spiega ancora Vescovi- e' stata inviata all'Aifa la documentazione relativa al laboratorio in cui vengono prodotte le staminali cerebrali umane ed e' stata chiesta nel contempo la visita degli ispettori necessaria per ottenere la certificazione del laboratorio e delle cellule". Il 12 ottobre scorso, l'Istituto superiore di sanita' ha avviato l'istruttoria e ha ascoltato Vescovi e i suoi collaboratori, impegnandosi a discutere il parere in commissione in breve tempo, convocando se necessario una seduta straordinaria ad hoc. (Wel/ Dire)