(DIRE - Notiziario Sanita') Imola, 3 dic. - Il piano di riorganizzazione delle liste d'attesa, presentato ieri in commissione Sanita' dal direttore sanitario dell'Ausl di Imola, Giovanbattista Spagnoli, "dimostra che si e' in presenza di qualche interessante segnale di cambiamento nel rapporto tra i medici e l'azienda". Infatti, secondo il consigliere comunale Pd, Maurizio Barelli, "se e' vero che i medici sono i dirigenti di quest'impresa, che e' un'impresa pubblica, dunque nostra, allora e' necessario vigilare sul meccanismo che lega l'attivita' svolta dai medici come dipendenti e dirigenti dell'Ausl e quella libero professionale". Perche', prosegue, "da quanto mi viene segnalato da diversi cittadini, nel nostro territorio (come molto probabilmente in altri) accade che un paziente che si rivolge allo specialista privatamente, ricorrendo quindi a una visita a pagamento, abbia poi un accesso privilegiato alla struttura ospedaliera". E cosi', osserva, accade che questo "viene favorito a discapito di chi, invece, non potendosi permettere la visita privata, aspetta il suo turno in lista d'attesa, pur trovandosi in una situazione magari di maggiore urgenza". Pertanto, insiste il consigliere, "ora l'Ausl dovrebbe verificare se questo fatto segnalato dai cittadini corrisponde alla realta'". Barelli propone quindi di "analizzare i dati sugli accessi dei pazienti all'attivita' libero professionale dei medici, e incrociarli con quelli sugli accessi ad esami clinici-biologici, visite e ricoveri in ospedale". Piu' in generale, per quanto riguarda il sistema delle liste d'attesa e del loro miglioramento, secondo Barelli "sarebbe utile lavorare anche sull'informazione: ad esempio, i cittadini dovrebbero sapere per quanti giorni aspetteranno la visita, e per quali ragioni la loro attesa avra' una certa durata". Infine, suggerisce il consigliere, "si potrebbe studiare la situazione di disparita' che c'e' fra chi si rivolge al medico di base e chi, invece, al Pronto soccorso". Nel secondo caso, fa notare, "le prestazioni sono piu' immediate, e per questo motivo i cittadini sono invogliati a sfruttarne le potenzialita', magari pure pagando il ticket. Nell'ottica dell'ottimizzazione dei servizi, indicata da Spagnoli, andrebbero prese delle misure per sanare anche questo squilibrio". (Wel/ Dire)