(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 dic. - "Se la Regione blocca gli stipendi, noi blocchiamo la sanita'. A fronte del mancato trasferimento, da parte del Governo, dei 4 miliardi dovuti alla Regione Lazio, Montino minaccia di non pagare gli stipendi ai lavoratori della sanita'". Lo afferma, in una nota, il sindacato Rdb-Cub. "Se, da una parte, e' indecente il comportamento di questo Governo nei confronti della sanita' laziale - ridotta allo stremo da un piano di rientro che ha gia' tagliato piu' di 4.000 posti letto e portato oltre i livelli massimi le tasse locali - dall'altra- spiega Rdb-Cub- e' vergognoso che Montino utilizzi i lavoratori della sanita' come 'testa d'ariete' nei confronti dello stesso Governo, costringendoli a mettere a rischio i servizi sanitari ai cittadini". "La realta' e' che, ancora una volta, si fa una spregiudicata e cinica campagna elettorale sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori della sanita'- dichiara Licia Pera del Coordinamento regionale sanita' della Rdb-Cub- Se e' vero che il deficit regionale lasciato in eredita' a questa Giunta ammontava a 10 miliardi di euro - piu' di una finanziaria - e' pur vero che il rientro dal debito e' stato fatto pagare solo ai cittadini e ai lavoratori, con un'evidente contrazione del diritto alla salute e pesanti tagli sul salario, con lunghe liste d'attesa e aumento dei carichi di lavoro per il blocco del turnover. Continuano, invece, gli appalti senza controlli, le consulenze d'oro, le esternalizzazioni dei servizi, mentre i precari rischiano di diventare a breve disoccupati". "Se Montino non sa dove prendere i soldi per gli stipendi dei lavoratori che ogni giorno mandano avanti il Servizio Sanitario Regionale, incominci dagli stipendi dei manager, ai quali, in assenza di alcun evidente risultato, e' stato pagato il 20% in piu' legato al raggiungimento degli obiettivi". (Wel/ Dire)