CARCERI. CUCCHI, FNOMCEO: CERCARE VERITÀ, RISPETTARE MEDICI
"PROCESSO MEDIATICO SCONFINA EVOCANDO SOSPETTI SU TUTTI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 dic. - "Quando una persona muore in modo imprevisto in una struttura sanitaria, la ricerca rigorosa delle eventuali responsabilita' non costituisce solo un atto dovuto di giustizia: rappresenta anche un atto concreto di solidarieta' e di autentica partecipazione al dolore della famiglia". E' quanto afferma in una nota Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo, Federazione nazionale degli ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri. "Questo principio di civilta' vale sempre, dovunque e per tutti, quindi anche per Stefano Cucchi ricoverato e deceduto in modo inatteso nel reparto ospedaliero carcerario del Sandro Pertini di Roma. La nostra Costituzione- aggiunge- affida alla magistratura il compito di ricercare le evidenze dei fatti e degli antefatti per sanzionare eventuali responsabilita'. Riconosce invece a tutti la liberta' di manifestare le proprie opinioni ed esternare le proprie denunce. Sempre piu' spesso accade che, in un contesto caratterizzato da evidenze preliminari e livelli emotivi comprensibilmente altissimi, il processo mediatico sconfini dai suoi ambiti evocando sospetti e pregiudizi su tutto e su tutti e questo sta oggettivamente accadendo in questi giorni, sull'ospedale Sandro Pertini e sui suoi professionisti e, perche' no, su tutta la Sanita' e i professionisti del Lazio e dell'intero Paese". Come afferma Bianco, "non vogliamo ne' fermare ne' ostacolare la ricerca delle eventuali responsabilita'. Vogliamo invece arginare questa deriva che erode il rapporto di fiducia tra i cittadini e i professionisti e le Istituzioni sanitarie e che demotiva i medici e tutti gli operatori sospingendoli nelle inutili e pericolose trincee della medicina difensiva. Chiedo dunque alla magistratura di produrre presto e bene quelle verita' dovute al giovane Cucchi, in ragione di quei diritti che, ancorche' detenuto, non ha mai perso e per rendere concreta la solidarieta' dovuta alla sua famiglia e a tutti i cittadini che si interrogano chiedendo risposte ai tanti perche' del caso specifico". Ma per Bianco l'accertamento della verita' deve avvenire "nel rispetto per i medici e i professionisti del Sandro Pertini, quali espressione di tutti i medici e i professionisti sanitari del nostro Paese che, in contesti difficilissimi- conclude- si assumono ogni giorno quelle grandi responsabilita' di cui puntualmente rendono conto non solo ai loro pazienti ed eventualmente alla giustizia ma anche e sempre alle loro coscienze". (Wel/ Dire)
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