(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 dic. - I servizi per la salute mentale sviluppati in Trentino fanno da modello per la Cina, che si avvia a superare la tradizionale impostazione, basata unicamente sull'ospedale psichiatrico, in favore di strutture territoriali decentrate e aperte all'apporto della societa' civile. Questo in sintesi il significato del progetto avviato dall'assessorato alla Solidarieta' internazionale della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con l'Azienda provinciale per i servizi sanitari e alcune realta' dell'associazionismo, assieme all'Istituto universitario di salute mentale di Pechino e al Centro nazionale cinese di salute mentale. Il progetto vedra' la nascita a Pechino, nel distretto di Haidian, di un centro di salute mentale e di un day hospital sul modello di quelli presenti a Trento. Sara' aperta anche una "casa del fare assieme", un luogo di "forte" integrazione tra utenti, familiari, operatori, cittadini, che aiutera' a superare l'idea che la malattia mentale vada confinata fra le mura di un ospedale (conformemente allo spirito della famosa legge Basaglia del 1978). In Trentino il progetto prevede la realizzazione di attivita' di formazione destinati a coinvolgere nel 2009 una quarantina di cinesi, fra operatori, utenti e familiari. Al primo gruppo di 22 cinesi, che e' stato formato nel marzo 2009, ora si e' unito a Trento, ospite di Villa Sant'Ignazio, un secondo gruppo costituito da 13 operatori, due familiari e un utente. Il gruppo ha iniziato il 23 novembre un percorso di full immersion nella realta' della salute mentale trentina che andra' avanti fino a venerdi' 4 dicembre. L'apertura ufficiale del 1^ Centro di salute mentale territoriale a Pechino, sul modello del "fare assieme" trentino, e' prevista per il gennaio 2010. (Wel/ Dire)