(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 dic. - Insufficienza venosa cronica cerebro-spinale: potrebbe essere questa la nuova frontiera della ricerca per combattere la sclerosi multipla. La notizia arriva proprio dall'Italia: da Paolo Zamboni, un ricercatore che sembra aver trovato la causa scatenante della malattia, nonche' la sua cura. Lo studio, che verra' pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Vascular Surgery, mostra come nel 90% dei casi la sclerosi multipla potrebbe essere provocata da ostruzioni alle vene che causano un cattivo drenaggio al cervello. "Un drenaggio non ottimale- conferma Zamboni- consente la fuoriuscita di ferro e di cellule immunitarie nel tessuto cerebrale, che cosi' viene danneggiato". I pazienti affetti da sclerosi multipla mostrano un restringimento delle vene che, secondo il ricercatore, "puo' essere rilevante per lo sviluppo della patologia". Il trattamento messo a punto da Zamboni consiste nell'inserimento di palloncini all'interno delle vene allo scopo di allargarle ed eliminare l'ostruzione. L'operazione ha avuto una percentuale di successo molto elevata (pari al 70%), tanto che in questi giorni a Buffalo, negli Stati Uniti, un gruppo di ricercatori sta lavorando all'ipotesi di Zamboni tentando di verificare la bonta' dell'intuizione su un gruppo di 1.100 pazienti, sottoposti ad eco-doppler sulle vene del collo e della testa. Se l'ipotesi di Zamboni venisse confermata anche dai ricercatori americani, si sconvolgerebbe l'approccio alla sclerosi multipla: fino ad ora, infatti, si e' cercata la soluzione nel sistema immunitario, mentre adesso bisognera' concentrare l'attenzione su un'implicazione cardiovascolare. (Wel/ Dire)