Disabilita' intellettiva, IdO inaugura prospettive d'arte
Mostra virtuale con disegni e opere di bambini, ragazzi e giovani adulti
Roma, 31 mar. - La XIII Giornata nazionale sulla disabilita' intellettiva e i disturbi del neurosviluppo - promossa dall'Anffas (Associazione nazionale delle famiglie di persone con disabilita' intellettiva e/0 relazionale), "si e' celebrata in un periodo non solo di emergenza Covid-19, ma anche di sofferenza per le barriere legate all'isolamento e alla nuova modalita' di supporto a distanza.
L'Istituto di Ortofonologia (IdO) in loro sostegno ha inaugurato una mostra virtuale dal titolo 'Prospettive d'arte'". A lanciare l'iniziativa e' stata Elena Vanadia, neuropsichiatra infantile dell'IdO.
La mostra virtuale e' visibile sul sito ortofonologia.it e "raccoglie disegni e opere di bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da disturbi dello spettro autistico, disabilita' intellettiva e condizioni di tipo psichiatrico/psicopatologico. Rimarra' sul sito come work in progress- spiega la neuropsichiatra- e potranno essere via via inserite tutte le ulteriori produzioni artistiche che le famiglie avranno piacere di condividere". È dunque una mostra dinamica che ha inaugurato il 28 marzo e che rimane aperta non solo per le visite, ma per la creazione di ulteriori sezioni virtuali.
L'equipe dell'IdO offre in questo periodo di emergenza delle consulenze gratuite e mette a disposizione numerosi video tutorial per le famiglie di bambini e ragazzi affetti da disturbi globali e specifici dello sviluppo, disagio scolastico e psicologico attraverso gli sportelli 'Ido con voi' (sul sito www.ortofonologia.it) e '30 psicologi in ascolto' nell'ambito del progetto 'Lontani ma vicini' (sul sito www.diregiovani.it), quest'ultimo rivolto anche agli insegnanti.
"Siamo consapevoli delle difficolta' contingenti che si sommano e amplificano quelle preesistenti- continua Vanadia- e che possono in alcuni casi determinare rischi differenti dal contagio, ma pur sempre da considerare. Ci uniamo all'intento di diffondere una cultura della disabilita' basata sui diritti umani e, a nostro avviso- conclude la neuropsichiatra infantile- sul diritto al gioco dei bambini e sull'espressione creativa e personale di ciascun soggetto".
(Welo/ Dire)
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