Ottone (presidente): Al lavoro con ricercatori per aumentare studi nella Dtm
Roma, 16 apr. - Cosa significa Arte per chi pratica la DanzaMovimentoTerapia? La sezione Sud dell'Apid (Associazione Professionale Italiana Danzamovimentoterapia) ha risposto a questa domanda con due giornate di confronti e riflessioni a Napoli dal titolo suggestivo 'Staje 'mmano all'Arte: Arte come umanizzazione dell'educazione e della cura'. "È il risultato di una spinta nata in quest'ultimo anno di lavoro con il nuovo direttivo da me presieduto- racconta Simonetta Ottone- abbiamo sentito la necessita' di domandarci quale legame c'e' tra la DanzaMovimentoTerapia (DMT) e la salute della persona, perche' arte, educazione e salute sono tre parole interconnesse". L'Apid intende l'arte "non nel senso di mondo a se', rivolto a persone gia' alfabetizzate in materia o addetti ai lavori, ma neanche come area di consumo, intrattenimento o mezzo di comunicazione a scopo commerciale.
Abbiamo preso le distanze da una tendenza attuale che parla della salute delle persone in medicina come sommatoria dei saperi tecnico-scientifici che non hanno nulla a che fare con quel tutto che e' la persona. Abbiamo costruito un nuovo comitato scientifico Apid- fa sapere Ottone- proprio per misurarci con le personalita' che operano nel mondo della scienza. Tra queste troviamo Rossana Becarelli, medico antropologa; Magda Di Renzo, psicoanalista responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO); Massimiliano Fiorucci, docente universitario dell'Universita' Roma Tre; Maria D'Ambrosio, professoressa dell'Universita' Suor Orsola Benincasa. I loro interventi hanno aperto delle brecce nell'applicazione della DMT - ricorda la danzamovimentoterapeuta alla Dire- mettendo i semi per la nascita di nuovi gruppi studio Apid".
La DMT utilizza "il linguaggio non verbale e si configura come la disciplina giusta per lavorare dove sono presenti barriere: linguistiche, culturali, di abilita' e condizioni differenti, nelle relazioni interpersonali. Parte dal corpo e dalle emozioni- continua Ottone- e, mettendo a tacere la parte giudicante, aiuta la persona a prendere consapevolezza della parte piu' originaria di se'. Le persone riescono ad essere attivate se le differenze e le barriere non vengano rese determinanti per la messa in atto della relazione stessa. Successivamente, entrando nella relazione, si riuscira' a concepire un progetto psicopedagogico che potra' ancorarla e farle affrontare esperienze diverse, giuste, all'interno del quadro della persona stessa".
Le evidenze sull'efficacia della DMT ci sono. "Collaboriamo con professori universitari e ricercatori per aumentare gli studi nel campo della DMT-conferma Ottone- la cui applicazione va dalla vita intrauterina al fine vita, passando per tutte le condizioni e popolazioni umane".
(Wel/ Dire)