6 ottobre giornata studio Aipa a Roma. Focus sul lavoro con genitori
Roma, 25 set. - Da sempre la psicoanalisi e la psicologia analitica hanno sottolineato la centralita' delle relazioni precoci e l'importanza del lavoro clinico con i genitori. Il legame di attaccamento si costruisce nella relazione fra genitore e bambino ed e' un lavoro biunivoco, ma soprattutto e' una costruzione che puo' essere modificata apportando grandi benefici a entrambi.
"Dagli ultimi studi scientifici emerge con chiarezza che quello che si modifica non e' solo un comportamento esterno, ma l'assetto interno e organico dell'individuo: cambia il circuito cerebrale offrendo possibilita' riabilitative e terapeutiche molto piu' ampie". Parla alla Dire Barbara Fionda, psicoterapeuta e analista, logopedista dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini ed esponente dell'Associazione italiana di psicologia analitica (Aipa) che il 6 ottobre a Roma promuove una giornata di studio su 'I disturbi del neurosviluppo II parte. Lavorare con i genitori. Neuroscienze e psicologia analitica a confronto', in via Antonio Musa 15 dalle 9 alle 17.
"Il focus sara' sul lavoro clinico con i genitori e sulle interessantissime sollecitazioni di ricerca che arrivano dalle neuroscienze in relazione proprio a tale lavoro. Studi che hanno una portata enorme nell'ambito psicoanalitico e psicoterapeutico e che non possono non essere considerati. Si mettera' in evidenza- spiega Fiandra- tutto quello che le neuroscienze rivelano sui disordini del neurosviluppo in relazione alle relazioni di attaccamento primario. E sono tante le novita' in ambito psicoanalitico che diventano delle acquisizioni importanti per riassestare i parametri di terapia e rivedere il modus operandi, in particolare, degli analisti".
L'Infant research fornisce spunti "innovativi negli ultimi anni con cui affrontare questo tipo di patologie- continua la psicoanalista- che restano malattie importanti spesso sottovalutate nell'ambito della psicologia in senso stretto. Si pensa a interventi comportamentali o psicologici molto mirati, mentre si trascura la parte del profondo che ha molto a che vedere con la genitorialita' nell'ambito dei bambini con queste problematiche. Cambia tantissimo, invece, per i genitori se ci sono delle possibilita' di leggere e modificare alcuni modelli comportamentali in un'ottica ampia".
Nel corso della giornata saranno citati gli studi sui neuroni specchio, o ancora quelli di Allan N. Shore sul cervello destro e sulla corteccia orbito-frontale, di Peter Fonagy che ha individuato la presenza di una fragilita' cardiovascolare nei soggetti che vivono modelli di attaccamento insicuro. Sara' un momento di confronto di voci diverse. Interverranno psicoanalisti, freudiani, junghiani e terapisti comportamentali "per capire cosa si sta muovendo e raggiungere un modello condiviso che permetta di lavorare al meglio con bambini e genitori. Se questi ultimi lavorano e sono seguiti in terapia- conclude Fiandra- potranno aiutare moltissimo i figli ed essere aiutati a loro volta".
Tra i relatori saranno presenti Magda Di Renzo, analista junghiana, responsabile del servizio di Terapia e della Scuola di specializzazione dell'Istuto di Ortofonologia; Chiara Rogora, dirigente psicologo del Servizio sanitario nazionale e psicoterapeuta e analista; Cristina Trentini, ricercatore presso il dipartimento di psicologia dinamica e clinica dell'Universita' La Sapienza Roma; Giovanni Valeri, neuropsichiatra infantile Ospedale Bambin Gesu'. La giornata di formazione e' aperta a tutti coloro che si occupano o sono interessati ai disturbi del neurosviluppo. Per informazioni sulle modalita' di partecipazione scrivere a info@aipa.info.
(Wel/ Dire)