Nasce Rete strutture e luoghi pubblici per facilitare la vita quotidiana
Roma, 11 set. - Da un'idea del Comune di Prato nasce il progetto Autism Friendly, per la realizzazione in citta' di una rete di strutture, negozi e luoghi pubblici in grado di mettere in atto modalita' e forme di accoglienza che servono a facilitare la vita quotidiana e a favorire la fruizione di attivita' e servizi da parte delle persone con autismo e delle loro famiglie, con il fine di promuoverne l'autonomia e l'inserimento nel contesto sociale e ridurne il rischio di isolamento. Grazie ad "Autism Friendly", per la prima volta una serie di attori chiave del territorio, pubblici e privati, si riuniscono per dialogare attraverso una serie di incontri di formazione sull'autismo contribuendo a far nascere una rete e a svolgere una importante funzione di diffusione di cultura in merito ad una tematica oggi sempre piu' diffusa.
E' infatti ancora tanta la disinformazione, cosi' come tante continuano ad essere le imprecisioni e i luoghi comuni sul Disturbo Autistico, ufficialmente classificato come un disordine dello sviluppo e non come una malattia. L'autismo inteso come deficit dell'interazione sociale e' la condizione specifica di uno spettro di disturbi (spettro autistico) nel quale si includono disturbi in parte diversi tra loro con disabilita' molto differenti (presenza o assenza di linguaggio verbale, di ritardo mentale, di disturbi del comportamento, di deficit prassicomotorio, di deficit nelle autonomie personali, e molti altri) definibili come 'Disturbi Generalizzati dello Sviluppo'.
"Nella Ausl Toscana Centro sono piu' di mille i minorenni con disturbi autistici in carico ai Servizi - ha dichiaratoMarco Armellini, direttore Area Salute Mentale infanzia e adolescenza-e nella popolazione generale una persona su cento presenta questo tipo di problema. L'Azienda ha un impegno speciale nei confronti dei disturbi autistici e oggi e' una grande soddisfazione vedere l'adesione straordinaria della citta' di Prato aAutism Friendly. Ai corsi di formazione che abbiamo tenuto in questa prima fase hanno aderito 50 esercenti di Prato. Una risposta importante".
Il progetto si articola principalmente in quattro fasi: una prima fase che vede la creazione di una rete di esercizi commerciali e luoghi privati o pubblici dove si adotteranno modalita' e misure atte a favorire la fruizione e l'accoglienza delle persone con Disturbo Autistico; una seconda fase che prevede la realizzazione di un percorso formativo, a cura della Fondazione Onlus Opera S. Rita, volto a dotare il personale di esercizi, servizi ed attivita' aderenti di un livello base di conoscenze sul comportamento da adottare nell'accoglienza e delle misure di adeguamento degli ambienti fisici; una terza fase che prevede la creazione di un kit(composto dal logo Prato Autism Friendly da esporre fuori dall'attivita', da un cartello con adesivo da esporre dentro all'attivita' e da un vademecum formativo sui comportamenti corretti da seguire in caso di accoglienza di un soggetto autistico) da consegnare a tutte le attivita' aderenti al progetto in modo che questi possano esporlo nei propri esercizi ed essere riconoscibili come testimonianza di un'accoglienza consapevole e "preparata". Infine, una quarta fase che prevede la creazione di una mappa speciale della citta' di Prato che evidenzi e identifichi gli esercizi dove e' possibile garantire un set minimo di modalita' e condizioni favorenti l'accoglienza e la fruizione da parte di persone con autismo.
(Wel/ Dire)