Depressione, in Italia ne soffrono in 2,8 mln
A Milano presentata nuova metodologia di analisi su intelligenza artificiale
Roma, 16 ott. - La depressione, disturbo che in Italia colpisce oltre 2.800.000 persone, e' aggravata dall'azione del microbiota, il complesso di microrganismi che vivono in simbiosi con l'uomo all'interno del suo apparato digerente: in condizioni di stress (come ad esempio gravidanza, eccessiva fatica fisica) il microbiota intestinale, infatti, 'demolisce' il triptofano, l'aminoacido di cui e' fatta la serotonina, ormone importantissimo per il buon umore dell'individuo. In questa situazione, l'organismo ha difficolta' a produrre la serotonina perche' ha una scarsa disponibilita' del suo componente principale e l'umore della persona, di conseguenza, si incupisce.
Si e' parlato anche di questo al convegno 'Microbiota e cervello: gli organi pensanti', a Milano lo scorso 13 ottobre. A organizzare l'evento e' stato l'Istituto di ricerca 'Quantitative and Quantum Dynamics of Living Organisms - Center for Medicine, Mathematics and Philosophy Studies', con il patrocinio della Societa' Italiana di Biologia sperimentale. Esperti internazionali si sono confrontati sul rapporto intestino-cervello, psicofarmacologia, topologia cerebrale, correlazione tra cancro ed emozioni croniche.
Importanti sviluppi anche nella diagnosi della depressione: il professor Massimo Cocchi, presidente della Societa' Italiana di Biologia Sperimentale (SIBS), ha approfondito una nuova metodologia di analisi basata sull'intelligenza artificiale che, attraverso un esame del sangue, permettera' di diagnosticare questa patologia senza possibilita' di confusione con altri disturbi dell'umore. Attualmente la diagnosi di depressione, disturbo bipolare e altre patologie psichiatriche avviene attraverso strumenti diagnostici (questionari e dialogo col paziente) che hanno margini di errore molto ampi, intorno al 60-70%. Tra le diverse ragioni di questa situazione vi e' il fatto, per esempio, che depressione e disturbo bipolare in fase iniziale presentano sintomi molto simili. Al contrario sono patologie molto diverse e per questo richiedono terapie differenti. L'errata prescrizione di un farmaco, pertanto, non e' solo inefficace ma puo' comportare gravi rischi per la salute del paziente. La nuova metodologia presentata si basa sui risultati di uno studio scientifico che ha evidenziato come uno squilibrio dei grassi presenti nella membrana cellulare delle piastrine del sangue sia associato alla depressione maggiore e al disturbo bipolare. Questa scoperta rappresenta un importante passo in avanti nella corretta diagnosi di questi disturbi psichiatrici e in particolare nella capacita' di distinguerli tra loro. I ricercatori hanno spiegato il legame tra specifici valori e disturbi psichiatrici in ragione del fatto che questi acidi grassi determinano la viscosita' della membrana cellulare e quindi l'ingresso nella cellula della serotonina, un neurotrasmettitore che ha un importante ruolo nella regolazione dell'umore. Partendo da questo presupposto, alcuni studi internazionali hanno dimostrato che due veri probiotici, basati sul lactobacillus rhamnosus e sul bifidobacterium longum, sono un valido supporto in appoggio alla terapia tradizionale.
(Wel/ Dire)
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