Roma, 2 ott. - Troppo Internet fa male. "L'incremento delle ore trascorse a navigare in rete- o a leggere i messaggi sui dispositivi digitali- porta a focalizzare l'attenzione solo su quello- escludendo tutto il resto- ed a perdere cosi' il contatto con la realta', sperimentando uno stato di trance che altera i comportamenti e le reazioni al mondo esterno", spiega lo psicologo Stefano Benemeglio, direttore scientifico dell'Universita' Popolare delle Discipline Analogiche, riferendosi al crescente fenomeno dell'"ipnosi digitale". Sotto ipnosi una persona puo' eseguire ordini senza nessuna obiezione critica. "Nei miei pazienti- prosegue Benemeglio- posso eliminare una fobia in una sola seduta e mi basta un'ora per fare smettere ad una persona di fumare. Ma anche Internet puo' essere ipnotico, in questo caso in senso negativo. Trascorrere intere giornate costantemente esposti ad un fiume di informazioni digitali puo' provocare un'alterazione della realta' e portare a comportamenti anomali, spesso compulsivi: il soggetto puo' trasformarsi in un automa e fare cose prive di senso". Aumentano anche i rischi di tecnostress. "Sempre piu' bersagliati da email, notifiche sui social e messaggini in chat a tutte le ore del giorno e della notte, abbiamo potuto rilevare un aumento dei casi di dipendenza da Internet e di tecnostress. Troppe ore trascorse navigando in rete possono infatti favorire l'insorgere di attacchi di panico, ansia, depressione, insonnia, manie compulsive e perfino patologie cardiocircolatorie e gastrointestinali", puntualizza lo psicologo noto per i molti esperimenti di successo portati avanti nelle sedi piu' prestigiose, includendo anche l'Ordine dei Medici di Madrid e l'Universita' "Pompeo Fabra" di Barcellona. Ma a preoccupare gli analisti dell'Universita' Popolare delle Discipline Analogiche e' anche l'ormai prossima integrazione uomo-macchina. "I ricercatori delle maggiori universita' mondiali stanno lavorando allo sviluppo di tatuaggi basati su nanofilm elastomerici che possono essere applicati sul corpo umano come tatuaggi per controllare computer, smartphone e altri dispositivi indossabili", sottolinea Samuela Stano, presidente dell'Universita' Popolare delle Discipline Analogiche. La tecnologia si sta chiaramente spostando dall'esterno all'interno dei nostri corpi. "I nostri corpi saranno cosi' trasformati nei controllori biologici dei nostri dispositivi digitali", aggiunge Samuela Stano.
"Un cambiamento tanto radicale da essere in grado di disumanizzare l'essere umano, portando ad un'alterazione dell'equilibrio psicologico, alla dipendenza emotiva, al narcisismo egoico e al delirio di onnipotenza", conclude Benemeglio.
(Red/ Dire)