Piccinni (presidente): Aiuta a comprendere loro possibilita' di adattamento
Roma, 2 ott. - "Studiareáil fenomeno da nuove ottiche, per avere nuovi sguardi". E' questo il suggerimento in tema di migrazioni di Armando Piccinni, presidente della Fondazione BRF Onlus - Istituto per la Ricerca Scientifica in Psichiatria e Neuroscienze. Secondo un'indagine condotta dallaáFondazione BRF eábasataásu studi internazionali focalizzati su campioni di migranti, si rivela infatti come questi soggetti abbianoáun'incidenza di psicopatologia piu' elevata rispetto a quanto si rileviánella popolazione definita standard nei luoghi d'arrivo. "Sono presenti- notaáPiccinni-ámaggiori disturbi d'ansia, depressione e psicosi. Fenomeni psichiatrici legati alle condizioni di stress che i migranti vivono, ma ancheáallo sforzo di adattamento che devono compiere". Diventa allora necessario mettere a fuoco attraverso la psicologia e la psichiatria l'indole di chi arriva.á"Esiste attualmente- prosegue- un grande interesse per i migranti da un punto di vista politico, sociale, economico e finanziario. Tutto e' centrato sulle relazioni del migrante con la societa' accettante e con le nazioni di provenienza. Esiste pero' uno scarso interesseáper quelli che sono i vissuti del migrante, le motivazioni interiori che spingono questi uomini a tentare la fortuna, e quelle che sono le condizioni psichiche di queste persone all'arrivo nelle Nazioni di destinazione. Una conoscenza migliore di questi elementi psicologici e psicopatologici ci aiuterannoáa comprendere meglio quali siano le possibilita' di adattamento e di inserimento nella nostra societa'. Le motivazioni che spingono il soggetto a migrare sono legate al temperamento. Alcuni partono, altri restano e questo non e' giustificato dalla gravita' della condizione, ma dalle spinte interne cheárendonoáimpossibile la partenza o inderogabile la fuga. Diventa necessario pero' ridefinire la credenza relativa alla capacita' di inserimento. Non e' infatti possibile- conclude-prescindere dalla struttura di questi uomini, che e' stata condizionata dall'interazione tra il loro patrimonio genetico e l'ambiente che hanno vissuto fino a prima di raggiungere il nuovo Paese".
(Red/ Dire)