Antipsicotici atipici, nuova classifica migliora cure e terapie
Universita' Pisa, Aquila e Londra studiano loro effetti collaterali e azione
Roma, 2 ott. - È stata definita una nuova classificazione degli antipsicotici atipici sulla base degli effetti collaterali e del meccanismo di azione per migliorare cure e terapie. Ad avanzare questa proposta e' stato un gruppo di ricercatori, che ha riorganizzato e classificato una classe di farmaci molto utilizzata in diversi disturbi psichiatrici, come la schizofrenia e il disturbo bipolare, con l'obiettivo di migliorare e personalizzare le terapie.
I medicinali studiati soni stati i cosiddetti antipsicotici "atipici", farmaci di seconda generazione nati per ovviare agli effetti indesiderati di tipo motorio (come parkinsonismo o discinesie tardive) degli antipsicotici "classici" o "tipici". Lo studio, durato tre anni e finanziato dalla Fondazione Arpa, e' stato condotto dalle Universita' di Pisa e dell'Aquila e dal Queen Mary University di Londra; i risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista 'Pharmacology & Therapeutics'.
La classe di farmaci osservata e' stata, quindi, suddivisa in tre livelli diversi: dal meno atipico, il Risperidone, che infatti ha proprieta' farmacologiche talvolta simili agli antipsicotici tipici, alla Clozapina, il piu' atipico fra tutti. Nel mezzo gli altri farmaci con proprieta' cliniche intermedie, suggerendo la presenza di uno spettro continuo dell'atipia all'interno di questa classe farmacologica.
"Come si e' visto dopo la loro introduzione- spiega il professore Marco Scarselli dell'Universita' di Pisa- gli antipsicotici atipici hanno dimostrato di essere molto eterogenei e in numerosi casi si sono presentati effetti collaterali di tipo motorio. Per questi motivi, la comunita' scientifica ha posto seri dubbi sull'uso della distinzione tra antipsicotici atipici e tipici".
"La nuova classificazione- continua Scarselli- che potra' portare ad un miglioramento delle terapie in uso e ad una piu' accurata personalizzazione delle cure, si correla anche con il profilo recettoriale di questi farmaci dove al primo livello di atipia (lievemente atipico) corrisponde un'attivita' limitata su alcuni target molecolari, mentre al terzo livello (completamente atipico)- conclude- corrisponde un'attivita' recettoriale piu' estesa e piu' complessa".
(Red/ Dire)
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